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Titina Rota alla Scala

Umberto Allemandi

Torino, 2005; cartonato, pp. 102, 30 ill. col., cm 12,5x17,5.
(Amici della Scala).

collana: Amici della Scala

ISBN: 88-422-1340-3 - EAN13: 9788842213406

Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Teatro

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Extra: Scenografia & Teatro

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.24 kg


Milanese, cresciuta in una famiglia di musicisti, lei stessa promettente violinista, Titina Rota (Milano, 1899 - Roma, 1978) è iniziata al palcoscenico da Giovanni Grandi, scenografo della Scala. In teatro ha lavorato come costumista per figure leggendarie come Tatjana Pavlova o Max Reinhardt, per Guido Salvini o Renato Simoni. Con un tocco grazioso e fantasioso realizza costumi che sono gioielli dello stile déco, invenzioni spesso ironiche. Passerà poi al cinema, con Gallone e Camerini, e al giornalismo, con la direzione del settimanale "Grazia" durante gli anni della seconda guerra mondiale. Il suo ultimo spettacolo è "Il telefono" di Menotti, al Festival di Venezia del 1948, poi si dedicherà solo alla pittura.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci