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Michele Cascella

Skira

Francavilla al Mare, MuMi, Museo Michetti, Palazzo San Domenico, 13 luglio - 30 settembre 2008.
Milano, 2008; br., ill. b/n, 75 tavv. col., cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).

collana: Arte Moderna. Cataloghi

ISBN: 88-6130-934-8 - EAN13: 9788861309340

Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.818 kg


Michele Cascella

Il volume è dedicato al celebre artista abruzzese e oltre ottanta opere che attraversano tutte le principali fasi espressive di Cascella, dagli esordiall'ultima attività, seguendo un arco cronologico compreso fra il 1905 al 1987. Nelle opere giovanili, fra Abruzzo, Milano e Parigi nelle quali Cascella rivela immediatamente il talento di colorista. Paesaggio configure, Trabocco di San Vito, Primavera presso Ortona e Figure sulla Pescara, tutte antecedenti al 1908, possono classificarsi fra le più moderne del panorama nazionale del momento, ricche di svaporamenti cromatici che stilizzano la natura per introdurla in una dimensione simbolista, estranea alla caducità delle cose terrene. La sperimentazione della sensorialità impressionista, caratteristica delle esperienze di Cascella fino al 1913, denota una visione della natura come oggetto di contemplazione che deve suscitare, in primo luogo, coinvolgimento emotivo, come si denota in opere come Giallo e verde e La giacca rossa, entrambe del 1918. La specializzazione nel paesaggio e nella veduta, in un momento di crisi dei generi, assicura a Cascella un successo di portata internazionale, con i consueti soggetti abruzzesi che vengono alternati a quelli di Portofino e delle maggiori metropoli.

"Quando Michele Cascella decise di diventare artista, il padre Basilio, mostrandogli colori e pennelli, gli disse che avrebbe imparato cos'è la pittura il giorno in cui sarebbe stato capace di dipingere l'aria. Michele non se lo dimenticò mai, cercò sempre di raggiungere quell'obbiettivo. Quando ci riuscì, da buon individualista, non lo disse a nessuno. Gli bastava la sua soddisfazione, intima, mai esibita. Io continuo a occuparmi di Michele Cascella perché la sua arte continui a vivere." (dal saggio Saper dipingere l'aria. Un ricordo di Michele Cascella di Pier Paolo Cimatti)

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