Giorgio De Chirico. Il volto della metafisica.
Genova, Palazzo Ducale, 29 marzo - 7 luglio 2019.
A cura di Noel-Johnson V.
Milano, 2019; ril., pp. 246, ill. col., cm 24x29.
(Arte Moderna. Cataloghi).
prezzo di copertina: € 35.00
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Libri compresi nell'offerta:
Giorgio De Chirico. Il volto della metafisica.
Genova, Palazzo Ducale, 29 marzo - 7 luglio 2019.
A cura di Noel-Johnson V.
Milano, 2019; ril., pp. 246, ill. col., cm 24x29.
(Arte Moderna. Cataloghi).
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 35.00)
Giorgio de Chirico. Nulla Sine Tragoedia Gloria
Atti del Convegno Internazionale di Studi - Auditorium Dell'Iri, Roma, 15 ottobre - 16 ottobre 1999.
A cura di Claudio Crescentini e Crescentini C.
Co-Editore: Associazione Culturale Shakespeare and Company 2.
Montecatini Terme, 2002; br., pp. 504, 188 ill. b/n, 21 tavv. col., cm 21x30.
(Shakespeare and Company. 2).
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 75.00)
Mutazioni. Segni e sogni del XX secolo. Da de Chirico a de Maria
Gavirate, Chiostro di Voltorre, 23 febbraio - 27 aprile 2003.
Milano, 2003; br., pp. 108, ill., tavv., cm 16x22,5.
(Biblioteca d'Arte).
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 18.00)
Georges Rouault, Giorgio De Chirico
Mosummano Terme, Villa Renatico Martini, 23 novembre 2003 - 15 febbraio 2004.
Lyon, La Spirale, 4 ottobre - 31 ottobre 2004.
A cura di Cassinelli P., Giori M. e Viggiano D.
Testo Italiano e Francese.
Ospedaletto, 2004; br., pp. 150, ill. b/n, tavv. b/n, cm 17x24.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 13.00)
Il Segreto della Persistenza e lo Stile del Desiderio. La forma rinvenuta nel progetto della città antica
Vittorio Uccelli
Aiòn Edizioni
Firenze, 2018; br., pp. 156, ill. b/n, cm 22x22.
(Materiali di Architettura).
collana: Materiali di Architettura
ISBN: 88-98262-67-1 - EAN13: 9788898262670
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 0.6 kg
E forse è questa la sua straordinaria singolarità, il suo straordinario valore dovuto dall'essere libera e svincolata dalla sua contemporaneità. Infatti questa idea la possiamo verificare continuamente, perché le grandi opere del passato sono di fronte a noi concrete e fatali, compiute nella loro lezione teorica e nella loro fisicità; ma anche disponibili per natura a far parte di un altro tempo, perfino del nostro tempo. E questo senso di atemporalità vale sia per i grandi monumenti che per le più modeste architetture del quotidiano, se sono buone architetture. Credo che questa sia la straordinaria qualità della nostra disciplina, qualità che oggi purtroppo non è più riconosciuta come valore ma che, al contrario, si è trasformata nel suo problema principale, da quando una delle maggiori preoccupazioni del progettista consiste nel fissare un'immagine che vincoli l'opera a quel preciso momento storico.
Forse è questa la ragione per cui studiamo le buone architetture del passato, per cercare di carpirne i segreti che gli hanno permesso di superare il tempo.

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Il primo socialista. Biografia politica di Guglielmo Schiralli
La Dimora di Penelope. Itaca: appunti di una storia archeologica
