A piena voce
Arnoldo Mondadori Editore
Segrate, 2000; br., pp. 224, cm 11x18,5.
(Oscar Poesia del Novecento. 33).
collana: Oscar Poesia del Novecento
ISBN: 88-04-47789-X
- EAN13: 9788804477891
Testo in:
Peso: 0.149 kg
Nelle alterne vicende critiche, di condanne e riabilitazioni, che la letteratura sovietica ha conosciuto negli oltre settant'anni della sua storia, il nome di Vladimir Majakovskij (1893-1930) è certamente uno dei pochissimi sui quali non sia mai scesa la nube dell'oblio. E ciò vale non solo per la fortuna in patria, ma anche per l'attenzione e la fama che la sua persona e la sua opera hanno ricevuto e continuano a ricevere in tutto il mondo. Non si può insomma affermare di conoscere la letteratura russa contemporanea senza passare attraverso Majakovskij. Le date entro cui si collocano i componimenti raccolti in quest'antologia sono il 1913 e il 1930, ossia l'anno del primo libro Io e l'anno della morte, che è anche quello del poema "A piena voce", con tutto il suo tono tragico, commosso e orgoglioso, fra il consuntivo e il testamentario. Nei testi qui presentati, forse tra i più noti della sua produzione letteraria (nella traduzione di Giovanni Crino, Giovanni Giudici, Renato Poggioli, Angelo Maria Ripellino), emergono chiaramente le caratteristiche della poetica di Majakovskij. Egli infatti arricchisce sia il tessuto poetico tradizionale, con l'inserzione massiccia di termini "plebei", sia quello tematico: nella sua scrittura la lirica scende dalla lontananze metafisiche delle speculazioni simboliste per scrutare la periferia dell'umanità, che è la vera platea di fronte alla quale si esalta la vocazione declamatoria di colui che ancora oggi viene considerato il "massimo poeta della rivoluzione".