Gustav Klimt. Disegni intorno al fregio
Vogel Annette
Skira
Milano, SPAZIO OBERDAN, 3 febbraio - 6 maggio 2012.
Milano, Spazio Oberdan, 4 febbraio - 6 maggio 2012.
Milano, 2012; br., pp. 96, 99 ill. b/n e col., cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).
collana: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-572-1405-2 - EAN13: 9788857214054
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Extra: Art Nouveau & Art Deco
Testo in:
Peso: 0.522 kg
Le figure dei suoi disegni dalle linee interne ridotte all'essenziale diventano, in forma monumentale, protagoniste della sequenza programmatica che si svolge sulle pareti ed esprimono nel grado più elevato la compenetrazione tra pittura e grafica. Il Fregio di Beethoven occupa una posizione chiave, poiché dà inizio alla stilizzazione delle figure, alla ornamentazione e alla sintesi con le tecniche artigianali che inaugurano lo "stile d'oro" dell'artista.
L'affascinante eterogeneità di un linguaggio che fu considerato pionieristico raggiunge qui il suo primo culmine.
Annette Vogel Pubblicato in occasione della mostra che inaugura le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Klimt, il volume presenta lo straordinario Fregio di Beethoven affiancato da quindici disegni originali correlati al famoso affresco custodito in una sala del Palazzo della Secessione di Vienna.
Il percorso si apre con i manifesti originali della Secessione viennese realizzati tra gli altri da Koloman Moser, Alfred Roller, Ferdinand Hodler e Leopold Stolba per le singole Esposizioni del movimento. Completano il volume alcuni numeri della celebre rivista "Ver Sacrum", lo strumento più alto realizzato dagli artisti appartenenti al movimento secessionista, custode della poetica dell'arte totale - Gesamtkunstwerk.
Il Fregio lascia trasparire il grande eclettismo di Klimt che, con il suo stile inconfondibile, riesce a mescolare e a trarre ispirazione da vari elementi figurativi e artistici fondendo all'interno dell'opera echi e suggestioni diverse.
Se dalla pittura egiziana e vascolare greca trae la concezione della parete come fascia su cui allineare una sequenza di figure ed eventi, è dalle stampe giapponesi di Hokusai e Utamaro che ricava il segno forte e incisivo. Sono invece di ispirazione africana le spaventose maschere del regno del male che il Cavaliere, protagonista maschile dell'opera, dovrà affrontare e combattere durante il suo lungo viaggio per congiungersi alla Poesia, incarnazione della figura femminile.
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