Nella prossimità degli affetti. Filosofia e letteratura tra '800 e '900
Edizioni Milella
Lecce, 2003; br., pp. 208.
(Orizzonti di Psicologia).
collana: Orizzonti di Psicologia
ISBN: 88-7048-395-9
- EAN13: 9788870483956
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1 kg
In un passo di Umano, troppo umano, Nietzsche afferma: «Io credo che la decisione circa l'effetto della conoscenza venga data dal temperamento di un uomo». Nell'economia del pensiero nietzscheano, tale affermazione costituisce la condizione preliminare per un sobrio congedo dal pensiero metafisico, che prende forma nei lineamenti di un temperamento buono convalescente dalla malattia morale e metafisica. La nozione di situazione o tonalità affettiva elaborata da Heidegger si rivela complementare a quella nietzscheana di temperamento: essa è la modalità esistenziale in cui l'Esserci si trova da sempre gettato, anteriore ad ogni possibile comprensione e interpretazione. La tradizione metafisica ha inteso screditare tale evidenza originaria mediante la subordinazione alla certezza apodittica che caratterizza la conoscenza teoretica: tuttavia anche l'astrazione apparentemente più incontaminata non è del tutto estranea alla determinazione affettiva. I lineamenti per una tipologia del temperamento, forgiati in particolare dall' esperienza erotica e dalla cognizione del dolore, sembrano suggeriti dalla relazione privilegiata che i soggetti istituiscono con le istanze di profondità o di superficie. In questo libro, oltre al ruolo del sapere della superficie, viene sviluppato il tema dell'affettività quale scaturisce dall'esplorazione filofofica e letteraria del mondo della vita.