Abramo l'ubriacone
Baldini Castoldi Dalai
Traduzione di Kirchbach S.
Milano, 2011; br., pp. 246, cm 14,5x21.
(Romanzi e Racconti. 516).
collana: Romanzi e Racconti
ISBN: 88-6073-410-X
- EAN13: 9788860734105
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.288 kg
Dopo la saga dei "Cinque libri di Isacco Blumenfeld" e l' epopea di "Shanghai addio", Angel Wagenstein fa rivivere un altro universo scomparso: la Plovdiv della prima metà del Novecento, quando era una delle più belle e cosmopolite città dei Balcani. Attraverso il personaggio di Berto Cohen - ebreo bulgaro esiliato in Israele che ritorna nel proprio Paese natale per un congresso di bizantinistica - l'autore ricorda con viva tenerezza il complesso microcosmo in cui è nato e cresciuto e dove convivevano lingue e popoli diversissimi. Il filo rosso della nostalgia, con l'amore giovanile per una ragazza armena, Araxi Vartanian, si intreccia a un ritratto senza sconti della Bulgaria contemporanea e a una rilettura del destino millenario del popolo ebraico svolta sempre con humour e partecipazione: dalla cacciata dalla Spagna nel 1492 al conflitto israelo-palestinese passando per la Shoah e il salvataggio miracoloso degli ebrei bulgari durante la seconda guerra mondiale. Su tutto il romanzo troneggia la figura indimenticabile del patriarca Abramo, "l'ubriacone" del titolo, nonno di Berto e geniale affabulatore che di volta in volta sostiene di avere camminato sulle acque della Galilea con Gesù Cristo, attraversato le Alpi a dorso d'elefante in compagnia di Annibale, o di avere affondato da solo la flotta turca per conto dei veneziani. È lui il testimone privilegiato del crepuscolo che a poco a poco è calato su questo nascosto angolo dei Balcani.