Afghanistan Picture Show ovvero, come ho salvato il mondo
Minimum Fax
Traduzione di Birattari M.
Roma, 2020; br., pp. 382, cm 12x24.
(Sotterranei).
collana: Sotterranei
ISBN: 88-3389-134-8
- EAN13: 9788833891347
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Nel 1979, ventenne, William Vollmann si appassiona alle sorti dell'Afghanistan invaso dalle truppe sovietiche e decide di affiancare i mujahiddin nella loro lotta di liberazione contro i russi. Nel 1982 parte alla volta del Pakistan, dove trascorrerà buona parte del suo soggiorno in casa di un generale afgano in esilio, parlando con i capi della resistenza, con funzionari pakistani e internazionali che gestiscono gli aiuti per i profughi, e con i profughi stessi, sia quelli più fortunati che si possono pagare la permanenza in città sia i moltissimi costretti a vivere in condizioni pietose nei campi. Un'esperienza in larga parte fallimentare, che "Afghanistan Picture Show" racconta a posteriori attraverso lo sguardo di un Vollmann più adulto e consapevole, capace di guardare con ironia e affetto il proprio io più giovane e ingenuo, che riesce sempre a porre le domande più sbagliate alle persone sbagliate, mentre si contorce tra i dolori della dissenteria. Tra conversazioni piene di equivoci ed estenuanti camminate nell'impervio territorio afgano, trascinato e talvolta trasportato pietosamente dai mujahiddin, Vollmann mette in scena l'idealismo ingenuo e il colonialismo dello sguardo americano sul mondo, in un'opera ibrida che si muove tra romanzo e diario, saggio storico e reportage.