Io ero Vermeer. Storia del falsario che truffò i nazisti
Casa Editrice Ponte alle Grazie
Traduzione di Visentin M.
Milano, 2007; br., pp. 244, cm 20,5x20,5.
ISBN: 88-7928-881-4
- EAN13: 9788879288811
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Peso: 0.29 kg
Il 7 luglio 1945 il pittore olandese Han van Meegeren viene arrestato per sospetta collaborazione con il nemico, cioè per aver venduto un quadro di Jan Vermeer a Hermann Göring. Han era un mentitore, un imbroglione e un adultero, un alcolizzato, un morfinomane, un ipocondriaco di lungo corso che soffriva di manie paranoidi. Ma, relativamente alle accuse mosse contro di lui, era innocente: non aveva mai venduto un tesoro nazionale ai nazisti, e avrebbe potuto provarlo in qualsiasi momento. Se solo non fosse stato un bugiardo incallito, il più grande falsario del mondo, l'olandese che dipingeva come Vermeer. Una storia talmente incredibile da sembrare un'opera di pura fantasia. Eppure, ci assicura l'autore di questo avvincente romanzo inchiesta, si tratta di realtà storica, accertata e documentata. Una vicenda che testimonia quanto sia cruciale il ruolo della critica nel mondo dell'arte. Se pronunciata da un esperto, la frase "questo è un falso" è capace di trasformare opere belle e universalmente acclamate in evidente spazzatura. Per salvarsi dall'accusa grave e infamante di collaborazionismo, Han dovrebbe ammettere di essere un falsario. Ma è proprio questa la verità, sembra chiedersi il pittore, se per il pubblico e gli studiosi: "Io ero Vermeer".