Il valore delle cose seguito da L'artificio delle istituzioni
Quodlibet
A cura di Spanò M.
Macerata, 2022; br., pp. 88, cm 14x22.
(Saggi).
collana: Saggi
ISBN: 88-229-0692-6
- EAN13: 9788822906922
Testo in:
Peso: 1 kg
In questo saggio esemplare, Yan Thomas, uno dei massimi conoscitori del diritto romano, mette in questione il primato giuridico della proprietà - definita come rapporto inderogabile tra pochi uomini proprietari e una immensa distesa di cose appropriabili - e propone una nuova e sorprendente archeologia delle «cose». Perché qualcosa come un mercato, uno spazio in cui le cose sono scambiate contro un valore commerciale, potesse costituirsi, un gesto giuridico e istituzionale originario doveva essersi già prodotto: si tratta della santuarizzazione di un certo numero di cose qualificate come indisponibili. Le cose che non appartengono ad alcuno, sottratte al gioco dello scambio, inibite a diventare merci, identificano un'area dell'indisponibilità (al commercio, alla proprietà e all'appropriazione) e sono perciò destinate all'uso comune degli uomini. Parenti non troppo lontane degli oggi dibattutissimi «beni comuni», le cose indisponibili che Yan Thomas isola offrono una nuova genealogia della proprietà e dello scambio, fornendo una lezione magistrale sull'istituzione giuridica del valore e su tutte quelle operazioni capaci di fare - o di non fare - di una cosa una merce. Questa nuova edizione di Il valore delle cose è accompagnata da un breve, e rarissimo, frammento di «discorso sul metodo». In poche e fulminanti battute Yan Thomas ricapitola il suo singolarissimo modo di operare e offre anche una delle più vertiginose difese e illustrazioni del diritto come artificio.