Solitudine Caravaggio
BEAT
Traduzione di Botto M.
Vicenza, 2023; br., pp. 256, cm 13,5x21.
(BEAT. Bestseller).
collana: BEAT. Bestseller
EAN13: 9791255021247
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Società e Tradizioni
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Extra: Barocco & Rococò
Testo in:
Peso: 0.21 kg
Dal ricordo della sensuale immagine di Giuditta che decapita Oloferne, contemplata per la prima volta da adolescente, Yannick Haenel avvia in queste pagine la sua originale riflessione sull'arte e sulla vita di Michelangelo Merisi. L'intreccio di crudeltà e sensualità, nella vita e nell'opera di Caravaggio, è stato oggetto di una sterminata letteratura, a partire dalle numerose biografie dell'artista, descritto puntualmente come un uomo permaloso, irascibile, veemente, violento. Per Yannick Haenel, tuttavia, il tema della violenza non è semplicemente riducibile alla vita e al personaggio di Caravaggio. La violenza, nella sua arte, va pensata da un punto di vista metafisico. Attesta lo spirito del tempo, l'evento della sua epoca: la fine del Rinascimento, del tempo della sublimazione e delle idealità armoniose. Tutta l'arte di Caravaggio è l'esposizione di questo evento. Se, nei primi anni, la sua pittura presenta ragazzi incoronati d'edera, Bacco arroganti o lascivi, poi subentra, brusca, l'apparizione di Cristo a sancire una irriducibile contrapposizione tra godimento pagano e pietà cristica, a suggellare l'impossibilità stessa delle vecchie forme in cui trovare pacificazione. Come ogni grande artista, Caravaggio si avventura nel tempo, senza mai abbandonare l'inaggirabile intensità della finitezza e della storia mistica del mondo.