Il codice degli Shepher
Traduzione di Costigliola G.
Varese, 2008; ril., pp. 347, cm 15x22,5.
(Blugiano).
collana: Blugiano
ISBN: 88-6251-021-7
- EAN13: 9788862510219
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.542 kg
Una notizia scuote la svogliata vita di Shula Shepher: sua zia, ultima custode della casa di Gerusalemme, dove Shula ha trascorso la sua infanzia, è morta, e le mura dell'antica dimora degli Shepher stanno per essere abbattute. Il tempo di un volo e Shula è nella cucina di casa Shepher, dove un tempo sua zia pestava pane azzimo e sua nonna stendeva la pasta del sabato. Capelli d'argento, spalle ricurve, suo zio Saul è all'altro capo del tavolo e ogni tanto getta un'occhiata sulla strada. Nella genizah della casa, il ripostiglio dei libri sacri, poco dopo la scomparsa della zia, ha trovato un manoscritto, un codice polveroso che ha tutta l'aria di essere una Bibbia antichissima, una keter Torah. Cobby, suo fratello, ha preso il codice e l'ha portato al Ben Or Institute, dove ora giace in attesa che la famiglia decida che farne. Un gesto che ha avuto come risultato quello di attirare sugli Shepher l'attenzione di fanatici che sono alla perenne ricerca dei testi sacri dell'ebraismo. Cosi comincia una misteriosa vicenda in cui Shula si ritrova coinvolta. Una vicenda che ha inizio nel 1861 quando Shalom Shepher, bisnonno di Shula e allora giovane correttore di pergamene della sinagoga di Bielsk, prepara un piccolo fagotto con lo scialle da preghiera, i filatteri e il salterio e si incammina a piedi diretto a Gerusalemme e da lì alla volta di Babilonia dove, in cerca delle dieci tribù perdute di Israele, si imbatte in un antico manoscritto.