La morte del romanzo. Dall'avanguardia al realismo socialista
Edizioni Carocci - La Nuova Italia
Roma, 2003; br., pp. 224, cm 15x22.
(Lingue e Letterature Carocci. 27).
collana: Lingue e Letterature Carocci
ISBN: 88-430-2565-1
- EAN13: 9788843025657
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Peso: 0.26 kg
Il costruttivismo sovietico nelle arti figurative, in teatro, in architettura e nella moda è stato molto studiato, ma i risvolti letterari del movimento sono stati a lungo trascurati, nonostante che la letteratura fattografica abbia coinvolto personaggi del calibro di Vladimir Majakovskij, Viktor Sklovskij, Osip Brik. La novità del movimento fattografico (1927-1930) sta nel rifiuto della tradizione e nel tentativo di costruire una poetica rivoluzionaria adatta al nuovo Stato socialista. All'indomani della rivoluzione, si tratta di creare una nuova poetica che rispecchi una nuova realtà: da qui la necessità di ricorrere al realismo. Per esaltare il fatto, il dato reale e vero occorre in primo luogo uccidere l'anima della letteratura tradizionale borghese e cioè la finzione. Ora che il sogno è diventato realtà, non c'è più bisogno di rifugiarsi nel mondo della fiction: basta volgere l'occhio al quotidiano. Il romanzicidio è un passaggio necessario per lasciare spazio a generi letterari più aderenti alla realtà, quali la biografia, il reportage, il diario.