Moneta e promesse. Sette storie di banchieri che hanno plasmato il mondo moderno
Milano, 2024; ril., pp. 336, cm 13,5x21.
(Saggi Italiani).
collana: Saggi Italiani
ISBN: 88-17-18174-9
- EAN13: 9788817181747
Testo in:
Peso: 0.55 kg
Pisa, XII secolo. La potente repubblica marinara, i cui vascelli solcano il Mediterraneo carichi di seta, spezie e tinture, si trova al centro dell'Europa medievale, ma la Zecca stenta a coniare una quantità di moneta sufficiente a soddisfare i cittadini, i bisogni dei mercanti e del commercio marittimo. È qui - nella città di piazza dei Miracoli, dell'Opera del Duomo, di Fibonacci e delle scuole di abaci - che ha inizio la storia della moneta di banca. Paolo Zannoni, insider finanziario di lungo corso, ci mostra come regimi diversi - democrazie federali e parlamentari, imperi e regimi rivoluzionari - nel corso dei secoli abbiano tutti collaborato con le banche per raggiungere i propri obiettivi, stringendo di volta in volta lo stesso accordo: scambiare il debito pubblico con quello degli istituti bancari. Per questo, in ogni luogo e in ogni tempo, le banche hanno sempre conservato una posizione privilegiata. Sette capitoli, sette momenti storici, sette luoghi per indagare il complesso rapporto che lega istituti bancari e Stati: dal rione di Rialto nella Venezia del XVII secolo alla nascita della Banca d'Inghilterra, dal regno di Napoli alla Russia bolscevica, dalla Rivoluzione americana all'Ecu de Marc, l'antenato dell'euro, una valuta privata capace di circolare in tutta l'Europa premoderna e moderna. Ma Moneta e promesse fa di più: ci offre una chiave per interpretare il presente, spiegandoci, tra le altre cose, perché non dobbiamo stupirci quando uno Stato salva una banca in crisi. Basandosi su fonti conservate negli archivi di Venezia, Napoli, Philadelphia, Medina del Campo, Pisa e nei caveaux della Banca d'Inghilterra, molte mai consultate prima d'ora, Zannoni ci aiuta a comprendere che cosa la banca è e che cosa fa, riservando un'attenzione particolare alla natura del debito bancario. Con una scrittura di grande chiarezza unita a un piglio divertito e appassionato, ci dimostra, in ultima analisi, come i debiti delle banche siano diventati la valuta delle nazioni: la moneta moderna è debito.