La mina vagante. Il disastro di Seveso e la solidarietà nazionale
Franco Angeli
Milano, 2010; br., pp. 208.
(Storia/Studi e Ricerche. 390).
(Storia-Studi e Ricerche. 390).
collana: Storia/Studi e Ricerche
ISBN: 88-568-3105-8
- EAN13: 9788856831054
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa,Italia,Lombardia
Testo in:
Peso: 0.348 kg
Il disastro di Seveso del 10 luglio 1976, con le sue drammatiche conseguenze ambientali e umane, rappresentò un punto di svolta nel processo di formazione di una cultura ambientalista a livello italiano ed europeo e contribuì all'evoluzione dell'atteggiamento delle autorità politiche verso i temi ecologici. L'incidente dell'Icmesa portò le istituzioni e i cittadini a confrontarsi con una serie di questioni scottanti e inedite sotto il profilo giuridico, sociale, economico e morale. Nei mesi successivi si intersecarono attorno a quei fatti alcuni temi potenzialmente dirompenti per il fragile quadro politico di allora: fra questi, per esempio, il problema delle interruzioni di gravidanza e la difficile scelta del metodo di decontaminazione del terreno. Così la fuoruscita di diossina dalla fabbrica chimica di Meda diventò uno degli avvenimenti che contribuirono a logorare i deboli fili della solidarietà nazionale, ponendo in evidenza tutte le linee di frattura che il difficile dialogo tra Dc e Pci si proponeva di contenere. L'autore ricostruisce il difficile percorso attraverso il quale la Commissione parlamentare di inchiesta sul disastro, istituita l'anno successivo, cercò di riannodare quei fili e di giungere a un compromesso tra le forze che sostenevano il precario accordo di governo, tanto in Lombardia quanto a Roma.