Il peso del dolore
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Lesmo, 2021; br., pp. 358, cm 15x21.
EAN13: 9791259683861
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.48 kg
Quante volte nascondiamo agli altri le nostre ferite, a volte causate da noi stessi, spesso da altri? Quelle che giacciono in profondità, nascoste all'occhio umano? E quanto vorremmo che qualcuno fosse in grado di condividere il peso che portiamo sulle spalle, come Atlante, il re mitologico greco che sorregge il peso del mondo, e di prendersi cura di queste nostre cicatrici che ogni tanto tornano a sanguinare. Enrico, fotoreporter di fama internazionale, porta in sé un grande dolore che fatica a sconfiggere o ad allontanare, malgrado gli aiuti e gli sforzi profusi. Il destino gli porge su un piatto d'argento l'occasione per trovare la pace e giustizia che aspettava da oltre trentacinque anni, quando si trova in Argentina, a Buenos Aires, per assistere alla finale della coppa del mondo di calcio del 1978. Le amicizie nuove di quei giorni, assieme ai ricordi di un'infanzia spensierata dove i valori dello stare insieme erano fondamentali, lo aiuteranno a lenire il dolore ormai radicatosi nel corpo e nell'anima. "È incredibile come il dolore dell'anima non venga capito ... Se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola ... Sono ferite che non guariscono quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare." Oriana Fallaci, "Insciallah"