Quel paesaggio lontano. Pagine di viaggio e libertà
EDT - Edizioni Di Torino
Traduzione di Rovagnati G.
Torino, 2016; br., pp. XIII-262, cm 18x28,5.
(La Piccola Biblioteca di Ulisse).
collana: La Piccola Biblioteca di Ulisse
ISBN: 88-592-2601-5
- EAN13: 9788859226017
Soggetto: Cultura del Viaggio
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Il bisogno di viaggiare, la ricerca di quello straniamento, di quel momentaneo uscire da sé che il soggiorno in una camera d'albergo sconosciuta o la visione di un paesaggio inaspettato possono causare, fu una delle vere costanti della vita di Stefan Zweig. Già a partire dal 1902, prima della laurea in Filosofia e della pubblicazione dei primi racconti, un ventunenne Zweig invia le sue cronache di viaggio a un giornale illustrato di Stoccarda: negli anni a venire continuerà a descrivere e documentare per quotidiani, riviste o piccoli libretti a tema i suoi viaggi in paesi anche remoti come gli Stati Uniti, l'India o la Russia. Rampollo di una famiglia viennese agiata e cosmopolita, scrittore di grande eleganza e torrenziale facilità, pacifista convinto e incrollabilmente fiducioso nell'appartenenza alla grande patria europea, Zweig continuerà infatti a viaggiare senza sosta fino ai suoi ultimi giorni. Diventa nel frattempo uno scrittore di inaudito successo per l'epoca, maestro riconosciuto della forma breve, della novella, della biografia romanzata e della cronaca di mondo. Le sue pagine di viaggio si rivelano così il luogo privilegiato per osservare il lento maturare di una scrittura che da fiammeggiante e salottiera si fa gradualmente più asciutta, venandosi di inquietudine e, col tempo, di un'amara nostalgia e dell'angoscia per la catastrofe a cui il suo "mondo di ieri" era andato furiosamente incontro.