Architettura per l'Archeologia. Icada Esperienze a Confronto
Aiòn Edizioni
A cura di Casadei C. e Franciosini L.
Testo Italiano, Inglese e Spagnolo.
Firenze, 2020; br., pp. 208, ill. col., cm 24x30.
ISBN: 88-98262-84-1
- EAN13: 9788898262847
Soggetto: Architetti e Studi,Saggi e Studi sull'antichità
Testo in:
Peso: 1.2 kg
La conoscenza, l'interpretazione delle tracce del nostro passato, la loro conservazione e infine la trasmissione di quel che ne abbiamo appreso (cioè, in senso alto, la divulgazione) sono attività imperative e inseparabili; non sono tuttavia, come tutte le cose umane, per nulla 'pure'. Ogni acquisizione, quando anche si autodefinisca scientifica, è incerta, parziale, faziosa, egoistica e provvisoria; tanto più, quando il campo è quello dell'archeologia. Qui, in ogni caso, ci si trova costretti ad agire su materie ingombranti, lasciate da millenarie interazioni degli uomini coll'ambiente, e quindi a sporcarsi le mani: ogni scavo sacrifica qualcosa, ogni restauro altera in parte l'originalità, ogni ricostruzione o esposizione mistifica o inganna il visitatore ed anche, spesso, lo annoia. E poi le estesissime stratificazioni antiche, quelle giacenti nei sottosuoli o nel vivo dei tessuti edilizi urbani, non ammettono regole certe, tanto meno quelle, ormai rituali, che li vorrebbero far diventare musei o parchi turistici. Chiedono però di essere conosciute, di trovar senso nella percezione di tutti, e di essere appropriatamente usate: cioè re-inventate (rinvenute, riscoperte, rivissute) con sensibilità e rispetto e cura. Qualità poetiche, non soltanto scientifiche, anzi a-metodiche, non dogmatiche e ancora una volta 'impure', che appartengono al progetto di architettura, quando esso sia esercitato nella sua forma più seria e responsabile. (dall'Introduzione di Francesco Cellini)