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La ricostruzione del centro storico di Livorno nel secondo dopoguerra

Alinea Editrice

A cura di Merlo A.
Firenze, 2006; br., pp. 216, ill. b/n, cm 22x22.
(Studi e documenti di architettura. P. S.).

collana: Studi e documenti di architettura. P. S

ISBN: 88-6055-042-4 - EAN13: 9788860550422

Soggetto: Centri Minori,Urbanistica e Viabilità

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Toscana

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.7 kg


Questo volume raccoglie i contributi di numerosi studiosi che si sono cimentati con la storia recente della città di Livorno con l'obiettivo di restituire alla comunità una consapevolezza ed una conoscenza dei luoghi centrali dell'insediamento che tante traversie ha subito nel corso del secolo scorso. Da tempo il Dipartimento di Progettazione dell'Architettura della facoltà di Architettura di Firenze, fra i molti interessi nel settore della progettazione e dell'analisi del patrimonio architettonico e ambientale delle nostre città, si sta interessando all'organizzazione formale e strutturale dei centri storici, cercando di documentare e studiare le trasformazioni edilizie stratificatesi nel tempo, le permanenze e le innovazioni che progetti del passato hanno portato o che progetti di oggi possono produrre. Il centro storico di Livorno, oggi testimoniato in maniera evidente dalle poche ma significative strutture antiche, come è noto ha subito notevoli danni a causa degli eventi bellici che hanno cancellato una gran quantità degli elementi in elevato che costituivano l'immagine e la struttura fisica dell'insediamento. Ma se osserviamo anche senza grande attenzione o competenza una cartografia della città, nell'organizzazione urbana -che si manifesta in tracciati, allineamenti e orientamento di assi- possiamo ritrovare ancora la struttura formale della città nel suo complesso, al momento della formazione con la tipica forma pentagonale e l'andamento a scacchiera della viabilità. Forse, nonostante tutto, è possibile rileggere nel tessuto l'identità dei luoghi non più ritrovabile in città con un centro storicamente riconosciuto ma non più corrispondente alle matrici primitive. In generale non possiamo non considerare come la città costituisca una sola realtà che deve essere sostanzialmente tutelata, indipendentemente dalle sue varie proprietà formali. La città così considerata è unitaria proprio perché nella sua forma è sintesi qualificante di un processo totale che, partendo dall'edificio, attraverso il tessuto edilizio, si individua nella complessità dell'organismo urbano. Per questa ragione gli aspetti formali, sedimentatasi nel tempo ed arrivati fino a noi attraverso le strutture fisiche delle nostre città, debbono essere documentati, studiati e salvaguardati, integralmente nella forma e nella sostanza, quali intangibili ed insostituibili monumenti propri del lento processo evolutivo della città. La conoscenza di questi documenti di storia civile deve comprendere anche quegli aspetti delle trasformazioni e degli 8 sventramenti dell'ultimo periodo prebellico, ad esempio, che sono stati perpetrati indiscriminatamente nel cuore di Livorno e di molte delle nostre città, ma che potrebbero essere, nel quadro di questa visione storica dell'ambiente urbano, conservati come documento caratterizzante un particolare momento della nostra storia.

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