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Restauro di Palazzo Romei Agnoletti

Alinea Editrice

A cura di Cavicchi C. e Pozzi F.
Firenze, 2004; br., pp. 92, ill., cm 24x24.

ISBN: 88-8125-868-4 - EAN13: 9788881258680

Soggetto: Architettura e Arte Civile,Città,Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Emilia Romagna

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.44 kg


Sommario: Presentazione di Moreno Ferrari - Storia di Palazzo Romei Agnolotti di Marinella Mazzei Traina: Le contrade - La storia - Cronologia in base ai documenti - Documenti - Visura catastale - Restauro di Palazzo Romei Agnolotti di Costanza Cavicchi: Il progetto - I consolidamenti strutturali - Il restauro dei soffitti lignei e dipinti - Il restauro delle facciate - Album di cantiere - Fine lavori - Edifici di competenza del nucleo operativo di Ferrara, Servizi Integrati Infrastrutture e Trasporti Emila Romagna-Marche, Settore infrastrutture di Francesca Pozzi - Elenco delle schede

Dopo anni di trasformazioni guidate solamente da esigenze momentanee, incuranti della "dignità" dell'edificio, finalmente il palazzo Romei Agnoletti ha potuto riacquistare un proprio aspetto architettonico rispettoso, per quanto possibile, della sua storia. Le trasformazioni subite nel tempo ed in particolare quelle relativamente recenti, in occasione dell'allestimento, negli anni '30 a "sede del Fascio" e successivamente a sede dell'Arma dei Carabinieri, hanno portato ai giorni nostri un edificio in decadenza e sottoutilizzato che ha perduto, ad eccezione dei fronti prospicienti via de' Romei e corso Giovecca, la propria connotazione architettonica.
L'intervento realizzato, descritto in questa pubblicazione, ha restituito al palazzo una propria funzione sia dal punto di vista architettonico, sia di servizio alla cittadinanza.
I lavori effettuati, ancorché gravati dalla rigidità imposta dalla normativa sulle opere pubbliche, sono stati caratterizzati da elementi che sono strategici ed essenziali per la buona riuscita di qualsiasi intervento, ovvero la competenza e la professionalità degli operatori sia a livello intellettuale che manuale. Tali elementi, che purtroppo molto spesso non sono scontati, ritengo abbiano contraddistinto il lavoro di recupero più avanti descritto.
Le opere sono state appaltate l'11-12-2001, sono iniziate il 16-02-2002 e si sono concluse il 15-06-2004 ed hanno riguardato la ristrutturazione completa di tutto il complesso. con trattamenti protettivi delle facciate esterne in muratura a vista, il rifacimento di tutti gli intonaci con riordino delle aperture delle facciate delimitanti il cortile interno, il rifacimento di tutti gli impianti. dei pavimenti e dei serramenti con scelta e uso di materiali adatti al contesto: cotto ferrarese, marmo di Verona, ecc.
Il complesso ha così potuto riacquistare la piena funzionalità come nuova sede della Stazione di Ferrara dell'Arma dei Carabinieri. Sono stati ricavati quattro appartamenti autonomi con relativi garage disimpegnati dal cortile interno, zone logistiche diurne e notturne e foresterie. E' stata infine recuperata l'entrata principale di corso Giovecca dalla quale si accede al cortile interno ed allo scalone che porta agli uffici della Stazione. Viene così ripristinata l'importanza architettonica dell'accesso principale e dello scalone signorile rispetto alle restanti parti dell'edificio ed al secondo accesso, riservato agli alloggi, posto in via de' Romei. In generale tutta la parte del palazzo che si affaccia su corso Giovecca riacquista la sua funzione di rappresentanza con i suoi volumi, le volte, le altezze, i marmi, i pavimenti. gli stucchi, ecc.
Pur rispettosi dell'architettura i lavori hanno dotato il palazzo di funzionalità e fruibilità più consone al tempo con la previsione di condizionamento, l'installazione di un ascensore conforme alla normativa sul superamento delle barriere architettoniche ma di impatto visivo tollerabile, l'utilizzo del teleriscaldamento e la predisposizione di una rete di trasmissione dati.
Particolare attenzione è stata riservata agli aspetti decorativi dell'edificio attraverso una campagna di sondaggi propedeutica all'intervento, che ha interessato tutti gli ambienti con la ricerca di affreschi o parti di particolare pregio artistico. Tale campagna, eseguita da personale specializzato, ha portato alla luce tracce di affreschi su pareti e pitture in alcune volte. Queste ultime sono state pulite, consolidate e riportate all'originaria luminosità.
Questo intervento, condotto sia per la progettazione che per la direzione lavori da personale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con la collaborazione di specialisti esterni, ha consentito un risultato positivo sia nella qualità delle opere, sia nella rapidità dei tempi di esecuzione che infine nel contenimento dei costi.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci