House
Alinea Editrice
Firenze, 2018; br., pp. 144, ill. col., cm 22x22.
(Spazioricerca. 4).
collana: Spazioricerca
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Design
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.558 kg
L'abitazione non è più un rifugio protetto, ma spazio aperto alla comunicazione globale. Si rompe la dicotomia privato-pubblico, individuale-collettivo, chiuso-aperto, in una dinamica che stravolge lo spazio domestico. Ma questo non vuol dire che la casa perde la sua individualità.Occorre cambiare per imporre la propria individualità. Se la separazione tra "privato" e "pubblico" tende a farsi labile, questo stesso limite viene ricostruito a barriera della propria individualità. In definitiva possiamo dire che la dimensione privata e quella pubblica non sono più separate e distinte sul piano delle relazioni immateriali, ma tendono a isolarsi sempre più sul piano delle relazioni materiali. L'architetto accetta l'ibridazione. Nella cità orizzontale a bassa densità, ma anche in molte periferie metropolitane non esiste più alcuna zonizzazione funzionale. Il territorio accumula funzioni diverse servite da reti infrastrutturali sempre più articolate. L'ibrido entra nel singolo lotto: case-fabbrica, case-ufficio, case-negozio, case-esposizione. Non è più la complessità tipologica di buona memoria ma la complessità funzionale, figurativa e costrutiva: non solo "case", ma "cose" diverse tutte insieme.