Sesto Corso di Perfezionamento in Restauro Archeologico. (Conservazione e manutenzione di manufatti architettonici allo stato di rudere) 2007-2008
Alinea Editrice
Firenze, 2009; br., pp. 96, ill. b/n e col., cm 17x24.
(Materiali e strutture).
collana: Materiali e strutture
Soggetto: Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali
Testo in:
Peso: 0.31 kg
Il restauro archeologico rappresenta un ambito interdisciplinare che, ancora poco frequentato, presenta un notevole potenziale di sviluppo. L'evoluzione dei meccanismi e della velocità con cui si sviluppano potrà dipendere dalla predisposizione di programmi di manutenzione sistematica e conservazione preventiva la più efficace ed affidabile soluzione per evitare l'innesco di meccanismi degenerativi (compresi quelli che derivano, e talvolta, in maniera determinante, dalle procedure adottate in corso di scavo) o, quanto meno, per ricondurli a termini accettabili e controllabili nel tempo. Una maggiore attenzione preventiva dovrebbe essere dedicata agli aspetti più specificatamente strutturali e alle relazioni che le murature rimesse in luce hanno tra loro e con i terreni che per tempi più o meno lunghi li hanno coperti. L'idea del minimo intervento (invasività ridotta e alta reversibilità) va perseguita in maniera prioritaria, nella consapevolezza della inevitabilità di dover ricorrere, in alcuni casi, a soluzioni strategicamente adattate alla singolarità delle condizioni fortemente condizionate da soglie di tollerabilità molto ridotte e alti livelli di rischio