Emostasi in chirurgia
Ananke
A cura di Zanon C.
Torino, 2007; br., pp. 224, ill., cm 17x24.
(Averroè).
collana: Averroè
ISBN: 88-7325-219-2
- EAN13: 9788873252191
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Peso: 0.6 kg
Il sangue è il compagno del chirurgo, ne accompagna l'attività e ne segna la carriera, ne esalta gli obiettivi e ne determina le sconfitte. Le sue caratteristiche lo rendono oltremodo prezioso e ne stimolano l'uso accorto e ponderato. Come è noto le perdite ematiche variano in rapporto all'entità dell'intervento, alla patologia trattata, alla perizia del chirurgo. Se un intervento di chirurgia mammaria usualmente implica una scarsa possibilità di emorragia, un trapianto di fegato o una lesione traumatica della vena cava richiedono perizia, prontezza ed una tecnologia utile a tamponare o a prevenire perdite fatali. Il tema dell'emostasi nei trattati chirurgici è accennato o omesso, quasi che il parlarne ne scateni la maledizione o che debba essere appannaggio della pura "practice", trasmessa al tavolo operatorio e senza testimonianze teoriche. Ma oggi le variabili legate all'emostasi sono tante e tali che sviscerarne l'argomento dalla fisiologia alla chirurgia diventa imperativo per raccogliere il sapere dei vari attori coinvolti nella sua gestione clinica quotidiana.