Felice Nittolo. Geografie a ritroso. Geographies from now to then
Angelo Longo Editore
A cura di Fiori E. e Gardini G.
Traduzione di Weinstein V.
Testo Italiano e Inglese.
Ravenna, 2017; br., pp. 93, ill. col., cm 17x24.
(Arte e Cataloghi).
collana: Arte e Cataloghi
ISBN: 88-8063-990-0
- EAN13: 9788880639909
Soggetto: Collezioni,Mosaico,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
"Geografie a ritroso" analizza l'opera di Nittolo e il suo rapporto con il mosaico inteso come tecnica al servizio dell'arte contemporanea. L'indagine continua dell'artista, sin dai suoi esordi, si concentra sulla traccia progettuale pittorica, la tela, la sinopia e il doppio, intesi come sorgente e orientamento dell'opera d'artista. La sua interpretazione del mosaico, che fa vivere nella contemporaneità, stravolge la tradizionale regolarità geometrica delle tessere, dosandone la quantità e assottigliandone lo spessore, fino a un "à plat" decisamente pittorico. Nel percorso a ritroso tra le opere esposte, dalle grandi tele polimateriche degli anni Ottanta come "A-ritmismo" alle più recenti "Memorie" (2017), in cui l'artista richiama in sovrapposizione a materiali industriali le tracce antiche e i metalli nobili, passando per le esperienze internazionali degli anni Duemila, formano una geografia di un tempo passato ma ancora attuale e perciò stimolo e possibilità per il presente. Le opere selezionate, più di ottanta, sono offerte in una cronologia discendente "a ritroso" nei suggestivi spazi del Museo, in un dialogo immediato e parlante con le opere di collezione e di scavo, per la volontà dell'artista di confrontarsi con le opere antiche e in particolare con la grande sinopia della Basilica di Classe. Quel disegno preparatorio, che è materia pura, ruvida e povera sotto il brillare delle tessere, diventa la guida per esplorare e attualizzare il mosaico, dando dignità di arte anche alla trama, al disegno e agli intonaci per non fermarsi abbagliati di fronte a una "pelle" preziosa e splendente.