I vangeli in antico veneziano. Ms. Marciano it. I 3 (4889)
Antenore
A cura di F. Gambino.
Padova, 2007; br., pp. 600, ill., cm 17x24.
(Medioevo e Rinascimento Veneto. 2).
collana: Medioevo e Rinascimento Veneto
ISBN: 88-8455-582-5
- EAN13: 9788884555823
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Peso: 1.03 kg
Oltre ad essere una delle più antiche versioni redatte in volgare italiano dei Vangeli, quella che qui si pubblica è anche un'importante testimonianza del veneziano antico. Sulla base dei fenomeni riscontrabili nella lingua del testo, uno splendido veneziano in parte ancora immune dall'influsso del toscano letterario e caratterizzato da alcuni tratti che nella II metà del Trecento risultano più attenuati o in via di sparizione, si può affermare che la traduzione originale risale alla prima metà del Trecento. L'opera è tràdita dal codice Marciano it. I 3 (4889), esemplato nel carcere della Schiava di Venezia da un prigioniero triestino, Domenico de' Zuliani, che terminò la sua trascrizione il 28 settembre 1369. Il riferimento alla liturgia (è probabile che i Vangeli in veneziano venissero letti insieme al testo latino durante la Messa) e la corrispondenza con il Messale Romano inducono a pensare che il traduttore fosse invece un religioso, probabilmente un domenicano. Ma i Vangeli in veneziano antico sono di grande interesse anche per la storia della cultura italiana medioevale. La loro traduzione è infatti condotta non, come ci si aspetterebbe, sul testo latino della Vulgata ma sulla versione francese conosciuta con il nome di Bible française du XIIIe siècle, una traduzione della Bibbia eseguita quasi sicuramente a Parigi negli anni centrali del XIII secolo. Seguendo in modo evidente il modello transalpino, la versione veneziana dei Vangeli è sostanzialmente diversa dalle altre redazioni italiane e rivela una cultura fortemente e strutturalmente influenzata dal modello francese.