Le forme dei libri e le tradizioni dei testi. Dante, Petrarca, Boccaccio
Antenore
A cura di Mazzucchi A.
Atti del Convegno internazionale (Napoli, 18-20 novembre 2019).
Padova, 2024; br., pp. 456, cm 16x23.
(Studi e Saggi 28).
collana: Studi e Saggi 28
ISBN: 88-8455-727-5
- EAN13: 9788884557278
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.74 kg
I considerevoli progressi maturati nell'àmbito di discipline che hanno per oggetto la trasmissione materiale del pensiero, come la codicologia, la paleografia, la storia della miniatura, hanno arricchito considerevolmente le nostre conoscenze sulla storia della cultura e della mentalità, e posto nuove, ineludibili questioni ai filologi e agli storici della letteratura. Una serie di aspetti fino a qualche decennio fa quasi del tutto trascurata dagli studiosi, come l'analisi dei supporti scrittori e delle antiche tecniche di produzione, trasmissione e conservazione del libro, o il sistematico studio delle culture grafiche, o ancora la cura per la mise en page e il rapporto del testo con apparati metatestuali come illustrazioni e commento, hanno mostrato che il libro non è solo un testimone passivo del testo che tramanda, ma anche un'inesauribile fonte di indizi sugli atteggiamenti e le disposizioni culturali, ideologiche, morali e psicologiche di coloro che lo hanno commissionato, realizzato e conservato. Uno storico, un filologo che non padroneggi i due aspetti complementari del libro, inteso come fonte documentaria e come oggetto materiale meritevole di studio autonomo, difficilmente riuscirà a cogliere il complesso di significazioni di cui è portatore, a comprenderne il significato e a farne oggetto di una critica consapevole. Materia e testo del codice sono dunque aspetti complementari e dinamici di una stessa realtà da indagare nel loro rapporto reciproco e da consegnare a una valutazione unitaria.