Geminiano Cozzi e le Sue Porcellane
Antiga Edizioni
Venezia, Ca' Rezzonico, 19 marzo - 12 luglio 2016.
Cornuda, 2016; br., pp. 464, 790 ill. col., cm 24,5x29.
ISBN: 88-97784-89-5 - EAN13: 9788897784890
Soggetto: Arti Decorative (Ceramica, Porcellana, Maiolica),Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Veneto
Testo in:
Peso: 2.5 kg
o sviluppo dell'arte della porcellana nel Settecento nella Repubblica di Venezia si deve a personalità controverse, caparbie ed affascinanti. È il caso di Giovanni Vezzi, orefice e mercante, che nel 1720 inizia la propria produzione in Laguna; o di Nathaniel Friederich Hewelcke, mercante sassone emigrato nel 1757 da Meissen a causa della chiusura della manifattura durante la Guerra dei Sette Anni, che chiese ed ottenne un privilegio ventennale per la fabbricazione di "porcellane di Sassonia d'ogni e qualunque specie" a Venezia; o ancora, oltre al già citato Geminiano Cozzi, di Giovanni Battista Antonibon, che nel 1762 avvia a Nove (VI) la produzione della porcellana trent'anni dopo aver ottenuto dal consiglio dei "Savi della Mercanzia" della Serenissima il privilegio di produrre maiolica di qualità per vent'anni senza doverne pagare le tasse (1732). I risultati, benché qualitativamente straordinari, non furono però altrettanto fortunati: Vezzi ed Hewelcke dopo pochi anni furono costretti ad abbandonare le loro imprese a causa dei debiti, solo Antonibon a Nove e Cozzi a Venezia riuscirono a dar vita, pur nelle difficoltà, a imprese durature.
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