Antonio Mancini 1852 - 1930. Il Piccolo Savoiardo. Storia ed Analisi di un Capolavoro
Antiga Edizioni
Cornuda, 2016; ril., pp. 64, 47 ill. col., cm 25x23.
ISBN: 88-99657-47-5
- EAN13: 9788899657475
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.62 kg
L'interesse crescente sul fenomeno di internazionalizzazione della pittura italiana dell'Ottocento ha da tempo messo in rilievo il fitto intreccio di relazioni, di reciproci scambi e di influenze tra artisti italiani e stranieri. È il caso anche del pittore Antonio Mancini. Romano di nascita e napoletano di adozione, si affermò nel mondo artistico internazionale soggiornando per lunghi periodi a Parigi e a Londra, mantenendo per quarant'anni rapporti di lavoro coi più grandi galleristi internazionali: Goupil, Mesdag e altri. L'elegante volume è dedicato a una delle opere più rinomate dell'artista, Il Piccolo Savoiardo, eccezionalmente ricomparsa sul mercato antiquario. Il dipinto passò nel 1877 alla Maison Goupil, la più celebre impresa nel mercato d'arte del tempo, e circolò nelle sue numerose filiali in Europa e oltreoceano. L'opera rimpatriò da Londra e nel primo dopoguerra entrò nella prestigiosa collezione del ragioniere Mario Rossello a Milano, dove figurava insieme ad altri capolavori di Mancini e dell'ottocento italiano. Da questa collezione privata l'opera viaggiò più volte, richiesta per le maggiori rassegne manciniane. Il modello compare via via in molte opere di Mancini, nelle vesti ora di uno scugnizzo, ora di un venditore ambulante, ora di un elemosiniere, ora di un suonatore di strada, come si presenta nel nostro dipinto. Da qui, il nome di "piccolo savoiardo" col quale l'opera è nota, che Ojetti gli attribuì derivandolo, probabilmente, dal titolo di una novella ottocentesca che potrebbe aver ispirato il soggetto.