Mario Pieri Nerli 1886-1917. Itinerari del simbolo tra Livornio e il golfo della Spezia
Archivi e Eventi. Associazione culturale per la documentazione e promozione dellOttocento e del Novecento Livornese.
La Spezia, PALAZZINA DELLE ARTI, 24 gennaio - 24 febbraio 2009.
La Spezia, Musei Civici della Spezia, 24 gennaio - 22 marzo 2009.
Livorno, 2008; ril., pp. 104, ill. b/n e col., tavv., cm 24,5x31,5.
collana: Rarità novecento Livornese
Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Liguria,Toscana
Testo in:
Peso: 0.73 kg
Il volume, seguito dalla mostra che si terrà porta alla conoscenza della storia dell'arte l'inedita personalità dell'artista livornese Mario Pieri Nerli, discendente della nobile famiglia senese Pieri Pecci Ballati Nerli e nipote del grande pittore Girolamo Pieri Nerli che esportò in Nuova Zelanda e in Australia il linguaggio artistico postimpressionista. Nella sua breve vita, stroncata dalla morte in guerra sul Monfenera nel 1917, Mario Pieri Nerli lavorò a Milano, Livorno e all'isola Palmaria nel golfo spezzino, ove la famiglia possedeva la grande casa di villeggiatura posta nel seno di San Giovanni di fronte a Portovenere. Elitaria figura di ingegnere-architetto, laureatosi al Politecnico di Milano, Mario Pieri Nerli manifestò precocemente la vocazione a un simbolismo d'eccezione, mescolando da una parte macabri allegorismi alla William Blake e liriche divagazioni neosettecentesche, dall'altra un immaginario architettonico di matrice secessionista. La sua opera pittorica ad acquarello, riunita per la prima volta alla Palazzina delle Arti, riconduce l'artista al contesto di cultura internazionale sorto intorno allo storico Caffè Bardi di Livorno all'inizio del Novecento, che ebbe numerosi contatti anche con l'ambiente artistico spezzino dello stesso periodo, tramite figure di intellettuali a cerniera fra i due territori come Ettore Luigi Serra -il primo editore di Ungaretti - Roberto Galeazzi, gli xilografi de L'Eroica.