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La Zecca di Piombino. Da Iacopo VII Appiani a Giovan Battista Ludovisi

Archivinform

A cura di Giannoni L.
Venturina, 2011; br., pp. 120.
(Nuovi Quaderni Archivio Storico Piombino. 1).

collana: Nuovi Quaderni Archivio Storico Piombino

ISBN: 88-95732-26-X - EAN13: 9788895732268

Soggetto: Numismatica e Medaglistica,Saggi Storici

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Italia,Toscana

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.58 kg


Nel 1509, Piombino fu dichiarato feudo imperiale dall'Imperatore Massimiliano d'Austria, che concesse a Iacopo IV Appiani la facoltà di battere moneta. Tuttavia, la precoce morte dell'Appiani e le turbolente vicende dinastiche dei suoi successori non permisero la nascita di una zecca piombinese. Fu Iacopo VII Appiani (1594-1603) il primo a dotare il suo Stato di una propria moneta. La zecca di Piombino continuerà a funzionare, con alcune interruzioni, fino alla morte di Giovan Battista Ludovisi, avvenuta nel 1699. La sopravvivenza di un esiguo numero di monete e la mancata conservazione di gran parte dei documenti relativi all'attività della zecca hanno fatto sì che, a tutt'oggi, non siano stati realizzati specifici studi critici sulle emissioni piombinesi. Proprio per sopperire a questa lacuna, è nato questo prezioso volume, frutto di una ricerca multidisciplinare, che ha consentito di ampliare le conoscenze su questa antica zecca toscana.

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