L'amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l'Egitto
Arte'm
A cura di A. Russo, Guarneri F. e Borghini S.
Napoli, 2023; br., pp. 264, cm 21x28.
(Storia e Civiltà).
collana: Storia e Civiltà
ISBN: 88-569-0928-6
- EAN13: 9788856909289
Soggetto: 0-1000 (0-XI) Antico,Collezioni,Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Extra Europa,Roma
Extra: Egitto
Testo in:
Peso: 0 kg
Cosa lega Nerone all'antico Egitto? Il Paese dei Faraoni aveva per i Romani un fascino irresistibile: per la sua storia millenaria, per la grandiosità dei monumenti pubblici, per il culto tributato ai re divinizzati e le peculiarità del pensiero religioso. Sfumato il sogno di Antonio, avo di Nerone per parte di madre, di essere incoronato re-dio al fianco di Cleopatra, l'Egitto diventa terra di conquista per la gens giulio-claudia, da Augusto a Nerone, un luogo da cui gli imperatori, senza interferenze del Senato, possono ricavare enormi ricchezze e consacrazione simbolica del proprio potere assoluto. Nerone, nato secondo Svetonio al primo sorgere del sole, con l'Oriente e l'Egitto avrà per tutta la vita un rapporto particolare. Affidato a precettori che conoscevano a fondo Alessandria, cuore dell'ellenismo, respira dalla prima infanzia la 'fusione' tra due grandi civiltà secolari, la Grecia e l'Egitto, che diventerà il filo conduttore, culturale e politico, del suo regno. Se, dunque, il progetto monumentale della Domus Aurea prende ispirazione dal palazzo alessandrino dei Tolomei, è nel Grande Criptoportico del padiglione di Colle Oppio che un restauro recente ha svelato la profonda incidenza dell'immaginario egizio: gli dei Anubi e Arpocrate ne sono protagonisti indiscussi. La presentazione al pubblico di questo racconto affascinante è la trama articolata della mostra, dalla passione di Nerone per l'Oriente, di cui Iside incarna l'essenza, fino alla penetrazione capillare dei culti isiaci nella Roma del I secolo d.C.: un Egitto spesso più immaginato e desiderato che realmente compreso, ripercorso nelle sue dimore evocative, nei templi egiziani di File e Dendera - dove Nerone appare come faraone devoto a Iside -, nella celebrazione egiziana del suo "anno sacro" - ovvero il primo libero dai condizionamenti materni -, nella curiosità che lo spinge a organizzare una spedizione alla ricerca delle fonti del Nilo fin nell'Africa sub-sahariana... A conferma che la fortuna dei culti orientali, radicati a Roma fin dall'età repubblicana (ma spesso osteggiati per le minacce ai mores maiorum), prende consistenza fino a diventare una componente organica del linguaggio imperiale nell'età di Domiziano.