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Il corpo e la metamorfosi. Omaggio a San Bartolomeo

Artemide Edizioni

Benevento, Lipari, 1 luglio 2005 - 30 settembre 2006.
A cura di De Martini V.
Roma, 2005; br., pp. 144, ill. b/n, 16 tavv. col., cm 17x24.
(Arte e Cataloghi. 71).

collana: Arte e Cataloghi

ISBN: 88-7575-029-7 - EAN13: 9788875750299

Soggetto: Collezioni,Oreficeria (Argento, Gemme, Gioielli, Oro),Pittura,Scultura,Tessuti (Arazzi, Tappeti, Ricami)

Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.83 kg


È stato certamente Jusepe de Ribera (Jativa 1591 - Napoli 1652) - spagnolo ma naturalizzato napoletano, il più prolifico propositore della iconografia del martirio di San Bartolomeo.
Tantissimi sono i dipinti di sua mano che la raffigurano a cominciare da quello assai giovanile della Galleria Pallavicini di Roma a finire a quello - uno dei più maturi - della National Gallery di Washington, firmato e datato al 1634. In questa sede avremmo voluto considerarli tutti, ma ci siamo limitati a puntare l'obiettivo solo su alcuni: la piccola tavola di collezione privata napoletana (cfr. saggio Marini); il quadro della cattedrale di Nicosia (cfr. saggio Barbera); e ancora quello, assai problematico, oggi proprietà del Museo di Israele a Gerusalemme, già Shickman Collection di New York, che Clovis Whitfield (cfr. saggio in questo stesso catalogo) giudica autografo del Ribera e data al 1618, e Marini (cfr. saggio alla nota n. 6) ritiene essere invece "una modesta copia tratta dalla versione di bottega conservata a Napoli in S. Maria della Neve". Aprescindere dalle attribuzioni e dalle datazioni in continua evoluzione nell'ambito della critica storiografica, quello che più ci interessa in questa sede è comprendere le ragioni dell'interesse dello Spagnoletto per la specifica tematica del martirio del Santo, ragioni che non vanno disgiunte, a parer mio, dal suo rapporto con la sua cultura d'origine, permeata fortemente dai raggiungimenti di El Greco, cretese, allievo di Tiziano ma naturalizzato spagnolo. Non è casuale, dunque, nell'ambito degli apparati di questo stesso catalogo la presenza della scheda di Maurizio Marini sul piccolo San Bartolomeo Esorcista di collezione privata romana.

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