Il gene invadente. Riduzionismo, brevettabilità e governance dell'innovazione biotech
A cura di Consiglio dei diritti genetici.
Milano, 2006; br., pp. 337, cm 14,5x21.
(I Saggi. 316).
collana: I Saggi
ISBN: 88-8490-990-2
- EAN13: 9788884909909
Testo in:
Peso: 0.4 kg
Basato sulla ricostruzione del pensiero e degli sviluppi della biologia moderna, "Il gene invadente" è una lucida esplorazione dei paesaggi culturali, giuridici e politici nei quali si muove l'innovazione biotecnologica. Ma soprattutto è la sintesi dei fatti utili a mettere a fuoco un dibattito composito e destinato senza dubbio ad allargarsi. Dalla scoperta della struttura del DNA alla decifrazione del genoma umano, la genetica molecolare ha fatto un salto di qualità impressionante. È ormai evidente che negli esseri viventi i meccanismi che presiedono alle funzioni ontogenetiche e metaboliche dipendono da reti di regolazione in cui l'informazione contenuta nel DNA è una delle componenti essenziali, ma non la sola. La ricerca di base sulle fitte connessioni che esistono fra genoma, proteine e stimoli ambientali ha messo in luce che il concetto di gene come elemento di causalità lineare dei processi biologici deve essere rivisto in maniera radicale. Gli usi del DNA ricombinante basati su una concezione ingegneristica dei sistemi biologici hanno riscosso un notevole successo a livello industriale, a prescindere da qualsiasi visione complessiva. Così si è aperta la strada a un processo di mercificazione del vivente che ha avuto anche l'effetto di rivitalizzare illusioni scientifiche obsolete, come quella secondo cui sarebbe possibile ricreare un universo biologico complementare a quello che si è evoluto sulla Terra in quattro miliardi di anni.