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Filoforme. Storia, arte e restauro dei tessili. 8. Inverno 2003. [Edizione italiana e inglese]

Casa Editrice Il Prato

Testo Italiano e Inglese.
Saonara, 2004; br., pp. 24, ill. b/n e col., cm 21x29,5.
(Filoforme. Storia, arte e restauro dei tessili. Rivista quadrimestrale diretta da Luca Parisato. 8. Inverno 2003).

collana: Filoforme. Storia, arte e restauro dei tessili. 0008. Inverno 2003

Soggetto: Periodici,Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali,Tessuti (Arazzi, Tappeti, Ricami)

Testo in: testi in  inglese, italiano  testi in  inglese, italiano  

Peso: 0.12 kg


Sinfonia floreale. Tessuti indiani Moghul in una collezione privata italiana
Elisa Gagliardi Mangilli (pag. 3)

Due piccoli album, conservati in una collezione privata a Udine, raccolgono 130 frammenti tessili, molti dei quali in seta, provenienti da Ahmedabad, la capitale dello stato del Gujarat nell'India del nord. Tutti i pezzi sono databili tra la fine del XVII secolo e gli inizi del XVIII secolo, in piena epoca Moghul, iniziata nel 1526 e conclusasi nel 1858. Della preziosa raccolta udinese fanno parte frammenti di stoffe impiegate quasi esclusivamente per la realizzazione di abiti maschili. Tra di essi spiccano quelli con decorazioni floreali (43 pezzi) e quelli rigati (30 pezzi). Notevoli sono anche i frammenti di tessuti dipinti o stampati realizzati in cotone, lana o lino, che ebbero ben presto un enorme successo in tutta Europa per la loro principale caratteristica: la loro colorazione a tinte vivaci era resistente al lavaggio in acqua.

Gli abiti tradizionali della Repubblica di Mongolia
Fabiana Gorassini (pag. 11)

L'abbigliamento tradizionale del popolo mongolo ha una storia artistica che risale a molti secoli fa, plasmata dalle condizioni ambientali e dalle esigenze della vita quotidiana: cavalcare, sedere all'interno della yurte (caratteristica abitazione-tenda in feltro), danzare durante le feste popolari. Il clima è determinate per la tipologia delle vesti: d'estate viene indossato un abito leggero (törlök), in autunno e col primo freddo un cappotto imbottito (khovontei dööl) o di pelle d'agnello (khourgen dotortoi dööl), in pieno inverno un pesante abito di pelle di pecora (tsagoan nökhi dööl dööl). Le stoffe (in genere di cotone, seta, tessuti broccati, velluti) servono anche a distinguere, attraverso i disegni e i colori, le diverse etnie. Sono qui illustrati alcuni esemplari dell'abbigliamento mongolo, che, con i loro colori, i ricami e le fogge, danno un piccolo saggio della ricchezza delle vesti di queste popolazioni.

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