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Briganti e Brigantesse Abruzzesi. Due Opere Teatrali Inglesi di Metà Ottocento

Casa Editrice Rocco Carabba s.r.l.

A cura di M. Cimini.
Lanciano, 2007; br., pp. 135, ill. b/n, cm 11x18,5.
(Le Monete d'Oro. 2).

collana: Le Monete d'Oro.

ISBN: 88-95078-43-8 - EAN13: 9788895078434

Soggetto: Saggi Storici,Teatro

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Abruzzo e Molise

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.14 kg


Nell'immaginario inglese di metà Ottocento, l'Abruzzo rappresenta l'emblema del pittoresco romantico, uno spazio cioè capace di evocare sensazioni forti e passioni travolgenti. Sullo sfondo di una natura incontaminata e impervia, la regione è vista come sede di una umanità spontanea e primitiva, costituita quasi esclusivamente da pastori e briganti. I due testi che sono raccolti in questo volume ben incarnano tali stereotipi e li declinano in chiave apertamente drammatica. Il primo di essi "The Queen of the Abruzzi (La regina degli Abruzzi)" si deve alla penna di Joseph Stirling Coyne (1803-1868), e venne messo in scena a Londra la sera dell'8 giugno 1846. Il secondo "Francesca Doria: or, the bandit of the Abruzzi (Francesca Doria, o il bandito degli Abruzzi)" è un libretto d'opera scritto da Val Morris e musicato da George Linley (1798-1865), e venne rappresentata per la prima volta sempre a Londra il 3 marzo 1849. In entrambi i casi, siamo, dunque, di fronte all'immagine di un Abruzzo "esotico" che affascina la sensibilità delle classi colte europee.

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