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Benedetto da Maiano a San Gimignano. La riscoperta di un crocifisso dimenticato. [Edizione italiana e inglese]

Comune di San Gimignano

San Gimignano, POLO MUSEALE DEL CONSERVATORIO DI SANTA CHIARA, 21 marzo - 21 giugno 2009.
San Gimignano, Museo del Conservatorio di Santa Chiara, 21 marzo - 21 giugno 2009.
Testo Italiano e Inglese.
San Gimignano, 2009; br., pp. 120, 70 ill. b/n e col., cm 22x30.

Soggetto: Arte del Legno (Cornice, Intaglio, Mobili..),Scultura e Arti Decorative - Monografie

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Toscana

Testo in: testi in  inglese, italiano  testi in  inglese, italiano  

Peso: 0.63 kg


Si tratta della prima esposizione del riscoperto crocifisso ligneo policromo attribuito a Benedetto da Maiano (Firenze 1442-Firenze 1497), considerato uno dei maestri di Michelangelo. Un'opera di straordinaria bellezza, eseguita da uno dei maggiori artisti del primo Rinascimento che manifestava, anche in questo caso, col suo stile personale, un preciso interesse per l'anatomia e le proporzioni del corpo umano, frutto della concezione artistica e filosofica rinascimentale. L'eccezionale qualità scultorea del crocifisso proveniente dallo Spedale di Santa Fina riflette pienamente le tendenze circolanti durante gli ultimi decenni del Quattrocento, come testimonia il volto, di forma abbastanza stretta, il dischiudersi delle labbra e la lieve inclinazione della testa verso la spalla destra che paiono conferire al Cristo un'espressione di serena accettazione del destino dell'uomo, oppure la minuziosa plastica del corpo che, tramite la morbida flessione delle gambe e delle braccia pare fermare l'attimo del definitivo abbandono alla morte.
L'opera, di grandi dimensioni (è alta circa 1.70 centimetri), è stata probabilmente realizzata da Benedetto durante l'ultimo quarto del Quattrocento per lo Spedale di Santa Fina, dove per lungo tempo ha ornato la corsia maschile fino a transitare, durante gli anni sessanta del Novecento, nell'appartamento delle suore di Santa Marta. In questo luogo, grazie alla segnalazione di un custode dei Musei Civici appassionato d'arte, che ne aveva intuito l'importanza, il crocifisso venne "ritrovato" nel 1994, a seguito di uno specifico sopralluogo effettuato da Michele Maccherini all'epoca Direttore dei Musei Civici di San Gimignano. Lo studioso fu il primo, nonostante il precario stato di conservazione, che propose l'attribuzione a Benedetto da Maiano.
Il lungo e delicato restauro della scultura è stato eseguito dal 2002 dalla restauratrice fiorentina Barbara Schleicher a spese dell'Amministrazione Comunale, con il coordinamento dell'attuale Direzione dei Musei Civici e la direzione scientifica di Alessandro Bagnoli dalla SBSAE di Siena e Grosseto. La rimozione dello strato scuro che copriva la scultura, composto da pitture posteriori e dal deposito di nerofumo ha consentito di riscoprire l'originale policromia, perfettamente conservata nonostante il tempo e le manomissioni. Dopo l'esposizione temporanea il Crocifisso verrà collocato permanentemente presso la sede storica dei Musei Civici di San Gimignano ossia la Pinacoteca al secondo piano nel Palazzo Comunale in Piazza Duomo.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci