Voci dall'Inferno. Lettere, Diari, Memoriali, Testimonianze e Immagini di Soldati della Valle Brembana durante la Seconda guerra mondiale
Corponove Editrice
Bergamo, 2020; br., pp. 600, ill., cm 17x24.
ISBN: 88-99219-87-7
- EAN13: 9788899219871
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia,Lombardia
Testo in:
Peso: 1.96 kg
Con questa iniziativa editoriale, coincidente con l'80° anniversario dell'entrata dell'Italia nella Seconda guerra mondiale, il Centro Storico Culturale Valle Brembana "Felice Riceputi" ha inteso far conoscere, in particolare ai giovani, la tragica esperienza della guerra, attraverso le testimonianze di tanti soldati della Valle Brembana e dei loro familiari, che ne subirono le conseguenze fisiche e morali. I soci hanno raccolto lettere, diari, memoriali e fotografie di soldati brembani combattenti sui vari fronti o internati in prigionia, curando gli oltre cento testi qui pubblicati, dedicati ad altrettanti soldati, molti dei quali caduti o dispersi. La guerra che emerge da questi testi ha ben poco di epico e glorioso: pressoché assente la retorica della grandezza della patria, trovano spazio la nostalgia del proprio paese e della casa, gli affetti familiari, l'amorevole sollecitudine verso i genitori, la tenerezza delle parole rivolte alla moglie e ai figli piccoli... Trapelano l'angoscia per l'incertezza della propria sorte, la speranza che la guerra abbia presto fine, un forte senso di religiosità, espresso con la raccomandazione di se stessi e dei familiari alla protezione divina. L'elenco dei quasi 700 caduti inserito nella parte conclusiva del volume, oltre che un doveroso omaggio al sacrificio di questi nostri soldati, vuole essere un monito alle giovani generazioni perché riflettano sulle tragiche conseguenze della guerra e si impegnino affinché questi orrori non si ripetano. Parrebbe quasi- - conclude il Professor Tarcisio Bottani, Presidente del Centro Storico Culturale Valle Brembana -, che anche da queste esca pressante e accorato un invito, non nuovo, ma profondo: "Con la pace tutto è possibile, con la guerra tutto è perduto".