Artisti e fornaci. La felice stagione della ceramica (1880-1930)
De Luca Editori d'arte
Trastevere, Museo di Roma, 17 luglio - 28 settembre 2003.
A cura di De Guttry I. e Maino M. P.
Roma, 2003; br., pp. 199, ill. b/n, 188 tavv. col., cm 16,5x24.
ISBN: 88-8016-564-X - EAN13: 9788880165644
Soggetto: Arti Decorative (Ceramica, Porcellana, Maiolica),Saggi Storici
Periodo: Tutti i Periodo
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.68 kg
"Oggi opere inedite e firme finora sconosciute integrano e correggono il lavoro fatto a suo tempo, lavoro che comunque rimane un valido supporto d'indagine. L'intento è di riscattare la produzione artistica della ceramica da quel retrogusto gozzaniano che l'ha etichettata per anni e di restituire all'originale fenomeno "ceramica romana" un posto degno nella storia dell'arte decorativa italiana. Divisa in sei sezioni, la mostra illustra, attraverso un corpo di circa 200 opere, la popolarità e la diffusione di soprammobili e di oggetti ceramici tra strati sociali molto diversificati, a Roma e nel Lazio tra la fine dell'800 e gli anni Venti. Nella prima sezione - L'eclettismo di fine Ottocento - viene analizzata la tendenza al recupero di stili e iconografie del passato e la fascinazione delle terre lontane; la seconda sezione - L'Art nouveau - si sofferma sull'influenza che lo stile moderno ebbe sul repertorio decorativo delle ceramiche. Nella terza e nella quarta sezione - Gli artisti, Le manifatture - l'attenzione è posta sulle personalità artistiche (Alfredo Biagini, Luciano Mauzan, Giovanni Prini, Duilio Cambellotti, ecc.) che, con il loro segno distintivo, hanno contribuito a rendere la "ceramica romana" identificabile e innovativa; e sulle manifatture e gli imprenditori che della ceramica fecero un mestiere e che tentarono pionieristicamente una prima via industriale al design degli artisti. La quinta sezione - Oggetti d'uso e manufatti pubblicitari - è dedicata alle produzioni di oggetti comuni e di manufatti con decorazioni "parlanti" e iscrizioni pubblicitarie, capaci di veicolare un messaggio insieme al gusto dell'epoca. L'ultima sezione - Lo zoo - riflette, infine, il gusto dilagante per l'esotismo e l'interesse per la fauna tropicale: a Roma nel 1911 si apre il primo giardino zoologico. Le opere qui presentate, maggiori e minori, custodite in musei e collezioni private, costituiscono un patrimonio sconosciuto che testimonia un inedito episodio il quale si inserisce autorevolmente nella generale rivalutazione del periodo che va dall'Eclettismo al Déco, passando per il Liberty
Cristoforo Colombo e il Mistero della Campana della Santa Maria
Oltre l'emergenza. Attività e restauri dopo l'alluvione del 2018
Acta Palaeomedica. International Journal of Palaeomedicine. Vol. 3
Nata per creare. Io, l'arte della coiffeur e love crystal hair
Abitare il tempo in Abruzzo. Sguardi sulle case in terra cruda
Il Ratto di Proserpina di Nicolas Mignard ed Altri Dipinti Antichi