Botticelli a Donnaregina. L'Adorazione dei Magi
De Rosa
Roma, 2099; br., pp. 96, ill.
ISBN: 88-7369-134-X
- EAN13: 9788873691341
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.39 kg
La collaborazione stretta in occasione delle ultime mostre coi maggiori musei italiani, e in particolare quella con gli Uffizi di Firenze e col suo Direttore Generale Eike Schmidt, consente oggi - grazie a un prestito generoso ed eccezionale - di presentare a Napoli, per il Natale 2023, un dipinto straordinario già appartenuto alla famiglia dei Medici ed oggi "gemma" del Museo degli Uffizi, e cioè l'Adorazione dei Magi di Sandro Botticelli proveniente in origine dalla chiesa di Santa Maria Novella, uno dei maggiori capolavori di questo celebre artista del Quattrocento che è considerato forse il pittore più rappresentativo del Rinascimento toscano ed italiano, l'esponente di una pittura - si pensi alla Primavera o alla Nascita di Venere - colta e poetica, basata sul mito della bellezza e sulla conoscenza dell'antichità classica, una pittura tipica della Firenze di Lorenzo il Magnifico, di Marsilio Ficino e di Poliziano. L'Adorazione dei Magi degli Uffizi, databile intorno al 1475 e mai vista sinora a Napoli, è tra i dipinti più affascinanti e tra i capolavori assoluti di Botticelli, ricchissima non solo - come un po' tutti i quadri dell'artista - di colori e di ornamenti, ma anche di ritratti di personaggi contemporanei raffigurati nelle spoglie dei Magi o del loro corteo che rende omaggio al Bambin Gesù, da quelli di Lorenzo il Magnifico e di altri membri della famiglia Medici, a quelli del committente Gaspare Lama e dello stesso Botticelli, che qui volle raffigurarsi con spicco, eleganza e senso di sè. In questo catalogo alcuni brevi ma importanti saggi sul dipinto, sul suo committente e sul suo soggetto, per mano di affermati studiosi dell'arte del Quattrocento fiorentino ed italiano, come Alessandro Cecchi, direttore del Museo di Casa Buonarroti a Firenze, Cecilia Frosinini, dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Daniela Parenti, della Galleria degli Uffizi, o lo stesso Pierluigi Leone de Castris, professore ordinario di storia dell'arte moderna dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.