L'università delle donne. Accademiche e studentesse dal Seicento a oggi. Patavina Libertas
Donzelli Editore
A cura di A. Martini e Sorba C.
Roma, 2021; br., pp. 256, ill., cm 15,5x21.
(Progetti Donzelli).
collana: Progetti Donzelli
ISBN: 88-5522-277-5
- EAN13: 9788855222778
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 1 kg
Nel 1678 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia si laurea in Filosofia presso l'Università di Padova. La sua storia è però unica. Per ottenere il libero accesso alle aule universitarie alle donne occorrerà ancora molto tempo: secoli di dibattiti sulle capacità femminili e sulla cosiddetta coeducazione. Possono le donne e gli uomini percorrere gli stessi percorsi di studio, accedere ai medesimi saperi? Ciò costituirebbe una minaccia a ruoli di genere storicamente consolidati? Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, la svolta. Alle studentesse è concesso di iscriversi alle università, a Padova come altrove. E lo fanno sempre più numerose e combattive. È ancora il tempo delle pioniere, molte difficoltà continuano a permanere, ma qualcosa è cambiato e il Novecento finirà per essere il secolo delle donne nell'università. Non solo studentesse, dunque, ma anche docenti, portatrici di saperi vecchi e nuovi e desiderose di farli circolare in spazi che fino a quel momento erano stati monopolio maschile. Anche su questo versante, inutile dirlo, il percorso resta irto di ostacoli; lo dimostrano le vicende di molte promettenti ricercatrici costrette a rinunciare ai propri sogni o a prolungare il precariato in luoghi alla periferia dell'accademia.