Storia del capitalismo italiano
Donzelli Editore
A cura di F. Barca.
Roma, 2010; br., pp. XIV-634, cm 14x20.
(Virgolette. 47).
collana: Virgolette
ISBN: 88-6036-461-2
- EAN13: 9788860364616
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.87 kg
Esistono dei "caratteri originari" del nostro capitalismo? E quali sono? Somigliano piuttosto a dei "peccati originali"? E qual è la specificità dell'Italia nel raffronto con altri casi di sviluppo? E ancora: è una storia compatta e omogenea quella che qui si vuole raccontare, o nel corso di cinquant'anni sono intervenute modificazioni e fratture tali da trasformare il modello di partenza? L'analisi degli studiosi presentata nel volume parte dal secondo dopoguerra. È in quella fase che si presenta l'opportunità di un disegno di vasta portata per una nuova regolamentazione dei mercati. È quello il momento in cui si cerca di superare i vincoli e le asfissie ereditati dal passato: la debolezza della nostra borghesia imprenditrice, la specificità di un capitalismo che ha cominciato a vedere in funzione preminente lo Stato tra i soggetti proprietari; e lo si fa puntando soprattutto su strumenti "straordinari". Le regole del gioco, i soggetti interlocutori, gli assetti di potere, il predominio di famiglie e di gruppi, cristallizzatisi in quegli anni, segnano in modo significativo tutto il resto della parabola. Sarà soltanto sul finire degli anni ottanta, con molte resistenze e sotto la spinta dell'integrazione europea, della globalizzazione dei mercati e degli stessi costi delle scelte compiute, che si avvieranno processi di revisione in grado porre in discussione i precedenti assetti.