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Pensare la nazione. Silvio Lanaro e l'Italia contemporanea

Donzelli Editore

A cura di Isnenghi M.
Roma, 2012; br., pp. XII-275, cm 15x21,5.
(Saggi. Storia e Scienze Sociali).
(Saggi. Storia e scienze sociali).

collana: Saggi. Storia e Scienze Sociali

ISBN: 88-6036-742-5 - EAN13: 9788860367426

Soggetto: Saggi Storici

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.3 kg


Che cos'è una nazione? E quanto conta la nazione come principio ordinatore del vivere sociale? Tutto un chiacchiericcio di fondo ci ha voluto far credere che oggi - giunti ormai all'Europa - Francia e Germania, Italia e Spagna non contino più. Non è esattamente così, e lo stiamo vedendo. Ma di certo era lontanissimo dal vero per la storia d'Italia, otto e novecentesca. I saggi di questo volume fanno spesso riferimento a "Nazione e lavoro", il grande libro rifondatore scritto trent'anni fa da Silvio Lanaro, che ha reso di nuovo adoperabile la parola e centrale il concetto. Parola e concetto che erano Stati messi a lungo fuori gioco, politicamente e storiograficamente, dal fascismo. Sono anche altre le parole "pesanti" rimesse in gioco dalla storiografia contemporanea come volano di progettualità politica e del vivere collettivo. Qui si parla di ideologie, di patrie, di Stato, e anche di retoriche politiche. Questo libro rappresenta un variegato esempio di storia culturale, attenta all'immaginario e alle emozioni, alle soggettività, oltre che ai concetti e alle idee. Ma - come avviene per la migliore storia culturale - non per questo dimentica della politica, degli urti e dei conflitti delle dinamiche sociali. Premessa di Carlotta Saba.

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