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Le carte di Léon Cadier alla Bibliothèque nationale de France. Contributo alla ricostruzione della cancelleria angioina

Ecole Française de Rome

Roma, 2005; br., pp. 280, cm 17x24.

ISBN: 2-7283-0702-4 - EAN13: 9782728307029

Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Collezioni

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.59 kg


Il volume offre al lettore una parte delle trascrizioni conservate nell'archivio privato di Leon Cadier, uno dei più attenti studiosi del regno angioino di Napoli, che per le sue ricerche lavorò a lungo presso l'Archivio di Stato di Napoli. Oggi il materiale da lui raccolto è conservato alla Bibliotèque nationale de France (collocazione « nouvelles acquisitions françaises » 10830-10832) e consta di schede e trascrizioni di atti angioini emanati tra il 1272 ed il 1338. Si tratta di un fondo importante sia per la sua consistenza, sia perché costituisce un ulteriore apporto documentario sul regno angioino di Napoli che, com'è noto, ha subito un incolmabile depauperamento delle sue scritture in seguito all'incendio del 1943. In questa sede si pubblicano 193 atti provenienti dai registri di cancelleria, che costituiscono le additiones ai primi XLV volumi già pubblicati dall'Accademia pontaniana, e 84 trascrizioni dei fascicoli angioini. Le scritture risalgono tutte agli anni 1285-1293. Nell'edizione, ogni documento è preceduto da un'introduzione di carattere diplomatistico nella quale il lettore troverà: la collocazione dell'atto; eventuali riferimenti bibliografici per i pochi documenti che in forma parziale o di transunti e regesti sono stati già pubblicati altrove; l'indicazione di eventuali correlazioni interne tra i documenti che qui si pubblicano; la ricostruzione, per quanto concerne le additiones, della posizione che gli atti occupavano nell'archivio della cancelleria angioina prima che esso subisse i rimaneggiamenti che dal XVI secolo ne hanno reso difficile la consultazione; l'indicazione di passi molto corrotti per i quali non si è potuto intervenire nell'apparato filologico; la segnalazione di transunti e copie di altri atti. Il volume è corredato da un indice e da un'introduzione nella quale si offre al lettore una descrizione dell'archivio lasciato dal giovane studioso, della sua attività scientifica, delle carte che qui si pubblicano e delle vicende che hanno portato al depauperamento dell'archivio angioino e ai successivi tentativi di ricostruzione di uno dei fondi documentari più ricchi del tardo medioevo. Il volume offre al lettore una parte delle trascrizioni conservate nell'archivio privato di Leon Cadier, uno dei più attenti studiosi del regno angioino di Napoli, che per le sue ricerche lavorò a lungo presso l'Archivio di Stato di Napoli. Oggi il materiale da lui raccolto è conservato alla Bibliotèque nationale de France (collocazione « nouvelles acquisitions françaises » 10830-10832) e consta di schede e trascrizioni di atti angioini emanati tra il 1272 ed il 1338. Si tratta di un fondo importante sia per la sua consistenza, sia perché costituisce un ulteriore apporto documentario sul regno angioino di Napoli che, com'è noto, ha subito un incolmabile depauperamento delle sue scritture in seguito all'incendio del 1943. In questa sede si pubblicano 193 atti provenienti dai registri di cancelleria, che costituiscono le additiones ai primi XLV volumi già pubblicati dall'Accademia pontaniana, e 84 trascrizioni dei fascicoli angioini. Le scritture risalgono tutte agli anni 1285-1293. Nell'edizione, ogni documento è preceduto da un'introduzione di carattere diplomatistico nella quale il lettore troverà: la collocazione dell'atto; eventuali riferimenti bibliografici per i pochi documenti che in forma parziale o di transunti e regesti sono stati già pubblicati altrove; l'indicazione di eventuali correlazioni interne tra i documenti che qui si pubblicano; la ricostruzione, per quanto concerne le additiones, della posizione che gli atti occupavano nell'archivio della cancelleria angioina prima che esso subisse i rimaneggiamenti che dal XVI secolo ne hanno reso difficile la consultazione; l'indicazione di passi molto corrotti per i quali non si è potuto intervenire nell'apparato filologico; la segnalazione di transunti e copie di altri atti. Il volume è corredato da un indice e da un'introduzione nella quale si offre al lettore una descrizione dell'archivio lasciato dal giovane studioso, della sua attività scientifica, delle carte che qui si pubblicano e delle vicende che hanno portato al depauperamento dell'archivio angioino e ai successivi tentativi di ricostruzione di uno dei fondi documentari più ricchi del tardo medioevo. Il volume offre al lettore una parte delle trascrizioni conservate nell'archivio privato di Leon Cadier, uno dei più attenti studiosi del regno angioino di Napoli, che per le sue ricerche lavorò a lungo presso l'Archivio di Stato di Napoli. Oggi il materiale da lui raccolto è conservato alla Bibliotèque nationale de France (collocazione « nouvelles acquisitions françaises » 10830-10832) e consta di schede e trascrizioni di atti angioini emanati tra il 1272 ed il 1338. Si tratta di un fondo importante sia per la sua consistenza, sia perché costituisce un ulteriore apporto documentario sul regno angioino di Napoli che, com'è noto, ha subito un incolmabile depauperamento delle sue scritture in seguito all'incendio del 1943. In questa sede si pubblicano 193 atti provenienti dai registri di cancelleria, che costituiscono le additiones ai primi XLV volumi già pubblicati dall'Accademia pontaniana, e 84 trascrizioni dei fascicoli angioini. Le scritture risalgono tutte agli anni 1285-1293. Nell'edizione, ogni documento è preceduto da un'introduzione di carattere diplomatistico nella quale il lettore troverà: la collocazione dell'atto; eventuali riferimenti bibliografici per i pochi documenti che in forma parziale o di transunti e regesti sono stati già pubblicati altrove; l'indicazione di eventuali correlazioni interne tra i documenti che qui si pubblicano; la ricostruzione, per quanto concerne le additiones, della posizione che gli atti occupavano nell'archivio della cancelleria angioina prima che esso subisse i rimaneggiamenti che dal XVI secolo ne hanno reso difficile la consultazione; l'indicazione di passi molto corrotti per i quali non si è potuto intervenire nell'apparato filologico; la segnalazione di transunti e copie di altri atti. Il volume è corredato da un indice e da un'introduzione nella quale si offre al lettore una descrizione dell'archivio lasciato dal giovane studioso, della sua attività scientifica, delle carte che qui si pubblicano e delle vicende che hanno portato al depauperamento dell'archivio angioino e ai successivi tentativi di ricostruzione di uno dei fondi documentari più ricchi del tardo medioevo. Il volume offre al lettore una parte delle trascrizioni conservate nell'archivio privato di Leon Cadier, uno dei più attenti studiosi del regno angioino di Napoli, che per le sue ricerche lavorò a lungo presso l'Archivio di Stato di Napoli. Oggi il materiale da lui raccolto è conservato alla Bibliotèque nationale de France (collocazione « nouvelles acquisitions françaises » 10830-10832) e consta di schede e trascrizioni di atti angioini emanati tra il 1272 ed il 1338. Si tratta di un fondo importante sia per la sua consistenza, sia perché costituisce un ulteriore apporto documentario sul regno angioino di Napoli che, com'è noto, ha subito un incolmabile depauperamento delle sue scritture in seguito all'incendio del 1943. In questa sede si pubblicano 193 atti provenienti dai registri di cancelleria, che costituiscono le additiones ai primi XLV volumi già pubblicati dall'Accademia pontaniana, e 84 trascrizioni dei fascicoli angioini. Le scritture risalgono tutte agli anni 1285-1293. Nell'edizione, ogni documento è preceduto da un'introduzione di carattere diplomatistico nella quale il lettore troverà: la collocazione dell'atto; eventuali riferimenti bibliografici per i pochi documenti che in forma parziale o di transunti e regesti sono stati già pubblicati altrove; l'indicazione di eventuali correlazioni interne tra i documenti che qui si pubblicano; la ricostruzione, per quanto concerne le additiones, della posizione che gli atti occupavano nell'archivio della cancelleria angioina prima che esso subisse i rimaneggiamenti che dal XVI secolo ne hanno reso difficile la consultazione; l'indicazione di passi molto corrotti per i quali non si è potuto intervenire nell'apparato filologico; la segnalazione di transunti e copie di altri atti. Il volume è corredato da un indice e da un'introduzione nella quale si offre al lettore una descrizione dell'archivio lasciato dal giovane studioso, della sua attività scientifica, delle carte che qui si pubblicano e delle vicende che hanno portato al depauperamento dell'archivio angioino e ai successivi tentativi di ricostruzione di uno dei fondi documentari più ricchi del tardo medioevo.

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