La Flaminia. La via che cerca il mare
Edimond
A cura di Brilli A. e Neri S.
Citta di Castello, 2011; ril., pp. 175, ill., tavv., cm 25x29.
(Imago).
collana: Imago
ISBN: 88-500-0516-4
- EAN13: 9788850005161
Soggetto: Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1.2 kg
Una regione come l'Umbria che non ha sbocchi sul mare ha trovato il suo sostituto nella Flaminia, la grande strada di fondazione romana. Grazie a questa autentica spina dorsale, i comprensori dell'Umbria hanno intessuto vivaci rapporti con l'Occidente, immettendosi, a nord di Foligno, nella viabilità delle Marche, della Romagna e della Toscana; e con l'Oriente approdando ai porti dell'Adriatico. Con questo duplice sbocco, la Flaminia ha valorizzato l'identità dell'Umbria, delle sue culture e realtà economiche, fino a diventarne il sinonimo. La Flaminia è quindi la via della mercatura e dell'imprenditoria regionale, ma allo stesso tempo è un'arteria del sapere che ha visto transitare viaggiatori dell'Occidente europeo e dell'Oriente slavo e mediterraneo. Spesso le due strade si sono intersecate, se si pensa che proprio un mercante come Ciriaco di Ancona ha fatto conoscere agli umanisti l'arte greca e quella orientale tramite i suoi taccuini di viaggio. In epoca successiva la Flaminia è diventata parte dell'itinerario del Grand Tour europeo, dalle gole di Narni al valico di Colfiorito, al quale ha offerto i suoi incanti naturalistici, ambientali e i suoi arditi interventi di ingegneria idraulica. Questo ha fatto sì che luoghi e città dell'Umbria lungo la Flaminia risultino i più descritti e rappresentati nelle arti figurative, in particolare nella pittura vedutistica e di paesaggio dell'Ottocento. Non è un caso se lungo la Flaminia si insediano vere e proprie colonie di pittori...