Innovazione tecnica e progresso economico nel mondo romano. Atti degli incontri capresi dell'economia antica. Capri, 13-16 aprile 2003
Edipuglia
Capri, 13 aprile - 16 aprile 2003.
A cura di Lo Cascio E.
Santo Spirito, 2006; ril., pp. 326, ill. b/n, cm 17x24.
(Pragmateiai. 10).
collana: Pragmateiai
ISBN: 88-7228-405-8
- EAN13: 9788872284056
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Roma
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Secondo una tesi che ha dominato largamente gli studi, l'antichità greca e romana non avrebbe aggiunto molto alle conoscenze tecniche che ereditava dal passato e seppure -segnatamente nell'età ellenistica - vi sarebbe stato un indubbio progresso scientifico accompagnato da un limitato insieme di innovazioni tecniche, sarebbero tuttavia del tutto mancati un'utilizzazione pratica delle invenzioni ed un incremento della produttività promosso dall'innovazione tecnica, e di conseguenza un'effettiva crescita economica. A impedire questi sviluppi sarebbe stata non soltanto la peculiare struttura sociale del mondo antico e specificamente la presenza della schiavitù, ma soprattutto la particolare mentalità dei ceti proprietari che formavano le élites, del tutto aliena da quegli atteggiamenti e comportamenti che avrebbero potuto promuovere con l'innovazione l'investimento produttivo. Negli ultimi anni questa visione di una sostanziale stagnazione tecnica del mondo antico, e in particolare del mondo romano, corrispondente a un sostanziale immobilismo economico, è entrata in crisi. Non solo si mette in discussione il valore esplicativo del presunto "blocco" determinato dalla presenza della schiavitù o dalla diffusione di una mentalità "anticrematistica", ma più radicalmente si contesta la realtà stessa di una stagnazione tecnica e di un immobilismo economico. I saggi raccolti in questo volume non solo danno ampiamente conto della revisione in atto, ma, nella loro varietà di approcci e di conclusioni, propongono anche nuove e promettenti piste di ricerca.