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Eburnea Diptycha. I dittici d'avorio tra antichità e medioevo

Edipuglia

Santo Spirito, 2007; ril., pp. 396, 161 ill. b/n, cm 17x24.
(Munera. 26).

collana: Munera

ISBN: 88-7228-469-4 - EAN13: 9788872284698

Soggetto: Arte del Legno (Cornice, Intaglio, Mobili..),Saggi (Arte o Architettura),Saggi e Studi sull'antichità,Scultura

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo

Extra: Arte Bizantina,Avori

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.98 kg


L'uso di tavole scrittorie portatili ha attraversato i secoli tra Antichità e Medioevo, toccando vertici di speciale raffinatezza nella Tarda Antichità. Carichi di fascino e forti di un'intrinseca praticità d'uso, i dittici d'avorio elefantino, con il dorso decorato dai più abili intagliatori, non solo seppero rivestire l'esclusivo ruolo di veri e propri "status symbol", ma riuscirono ad entrare a pieno titolo nella liturgia tradizionale delle chiese cristiane.
Il microcosmo dei dittici è la chiave per la lettura di un patrimonio di tecniche e abilità professionali, per la comprensione delle relazioni economiche e commerciali oltre che per il riconoscimento della complessità delle espressioni dei linguaggi del potere e, più in generale, delle forme della socialità.
Si tratta dunque di una classe di manufatti capace di parlare non solo dell'ideologia del mondo della cultura attraverso il quale l'eredità dell'Antico è passata alla Modernità, ma anche di rappresentare una rilevante testimonianza della "cultura materiale" del passato che oggi siamo chiamati a tutelare e conservare con la massima attenzione.

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