Eredità e memorie del Sessantotto italiano
A cura di Marinelli V.
Foligno, 2019; br., pp. 183, cm 17x25.
(Studi e Ricerche).
collana: Studi e Ricerche
ISBN: 88-94945-13-8
- EAN13: 9788894945133
Periodo: 1960- Contemporaneo
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Peso: 0.88 kg
Questa pubblicazione nasce da un convegno di studi che si è tenuto all'Università di Perugia presso il Dipartimento di Lettere - Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne. Ai relatori è stato chiesto di intervenire, ognuno per il rispettivo campo di competenza, sulle eredità odierne e attuali del Sessantotto. E' opinione comune che le rivoluzioni dell'età moderna abbiano perso; più precisamente, che le loro sfide storiche siano state sconfitte o da intrinseche contraddizioni o da un concorso di fattori endogeni ed esogeni. Tuttavia, queste hanno comunque lasciato dei segni, delle eredità anche profonde sul piano sociale, politico, culturale, giuridico, economico. Il Sessantotto non è stata una rivoluzione nel senso classico del termine; al limite lo si può definire una rivoluzione sognata e mai compiuta. Al pari delle rivoluzioni moderne - realizzate e tradite o tentate e fallite -, il '68 ha però lasciato su una molteplicità di contesti tracce evidenti, ritagliandosi uno spazio duraturo nella categoria dei miti fondativi che connotano la storia dei popoli.