Arte e devozione a Castiglion Fiorentino. Sculture dal XIV al XVIII secolo
Editrice Le Balze
A cura di L. Fornasari.
Montepulciano, 2003; br., pp. 80, ill. col., tavv. col., cm 21x28.
ISBN: 88-7539-008-8
- EAN13: 9788875390082
Soggetto: Arte del Legno (Cornice, Intaglio, Mobili..),Centri Minori,Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Toscana
Testo in:
Peso: 0 kg
L'idea della mostra, promossa dal Comune di Castiglion Fiorentino e dall'Istituzione Culturale Castiglionese, è nata dalla necessità e volontà di catalogare per la prima volta, il variegato patrimonio scultoreo conservato a Castiglion Fiorentino. Importante luogo di committenze artistiche, nonché territorio caratterizzato da una forte religiosità espressa nel corso dei secoli anche in sculture lignee di carattere devozionale, in virtù del ritrovamento di una fitta documentazione la mostra, Arte e Devozione, offre oggi una più completa conoscenza di un variegato nucleo scultoreo locale compreso fra il XIV e il XVIII secolo. Alla luce delle nuove ricerche documentarie, in gran parte inedite, svolte da Liletta Fornasari, curatrice scientifica della mostra, emerge un quadro articolato di maestranze e di presenze di artisti "forestieri" e di maestri locali, in entrambi i casi influenzati dalle tendenze dei grandi centri limitrofi, da Firenze a Cortona, senza escludere Siena e ovviamente Sansepolcro. La mostra prende le mosse da un San Michele Arcangelo ligneo databile intorno al secondo quarto del XIV secolo, in origine destinato alla nicchia di Porta San Angelo facente parte della cinta muraria del paese e si articola intorno ad un notevole corpus di crocifissi. La recente ricerca documentaria ha confermato che il crocifisso datato 1562 e conservato nella Chiesa del Rivaio è opera di un importante scultore quale Nero da Borgo Sansepolcro, ovvero Romano Alberti detto il Nero. Altre importanti sculture sono il Cristo alla Colonna (1617) di Niccolò di Smeraldo Salvi fatto eseguire per la Chiesa della Buonamorte e oggi conservato nella Chiesa di San Francesco e il Cristo morto opera di ignoto scultore romano del 600 della Chiesa del Gesù. Variegato anche la proposta di Pietà così come di soffitti lignei e cori. Infine, la mostra offre anche l'occasione di percorrere un itinerario urbano capace di documentare luoghi in origine destinatari delle opere