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Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente. SAIA. Supplemento. 4. 2019. L'immagine e il contesto. Produzioni figurative e immaginario sociale nelle comunità della Siritide e del Metapontino (VIII-VI secolo a.C.).

Scuola Archeologica Italiana di Atene

A cura di Francesco De Stefano.
Borgo San Lorenzo, 2018; br., pp. 252, ill. b/n e col., cm 21x31.
(Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente. Supplemento. 4. 2019).

collana: Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente. Supplemento

ISBN: 960-9559-14-X - EAN13: 9789609559140

Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Saggi e Studi sull'antichità

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.31 kg


Il titolo scelto dall'Autore non sembra lasciare dubbi sull'impostazione del lavoro. Esaminare patrimoni figurativi, fino a tracciare una storia dell'arte, impone la considerazione di singole opere, particolarmente significative per illustrare iconografie e stili di determinate epoche. Da ciò deriva un'impostazione della narrazione necessariamente antologica.
Ma in tal modo può anche accadere che talvolta le stesse opere rimangano isolate, cioè separate dal contesto fisico nel quale esse sono state concepite e utilizzate e dalle architetture che le sorreggevano o le contenevano. Non si tratta naturalmente di estendere l'analisi storico-formale agli edifici o discutere se l'architettura in sé possa essere considerata o meno una forma di arte. Immagini e stili si sono sviluppati nel corso del tempo in intima connessione con i monumenti, elementi immobili che definiscono il paesaggio. Pertanto, la struttura e la natura dei luoghi che hanno costituito il contesto ultimo di tutte le opere antiche dell'ingegno, il contenitore di tutti i contenitori, sono oggetto del nostro interesse. Infatti, le città e i territori antichi erano una realtà multiforme, caratterizzata da paesaggi definiti "promiscui", attraverso i quali si svolgeva una trama ininterrotta di intrecci tra realtà diverse se non antinomiche: pubbliche e private, ricche e povere, di elevata o bassa qualità, di rilevanza politica, economica o giuridico-sacrale. In essi convivevano continuità, dovute alla permanenza e alla conservazione di edifici connessi a specifiche tradizioni o memorie, e discontinuità, dovute al consueto fluire delle cose materiali e alle innumerevoli azioni umane soggiacenti ai fenomeni storici di lunga durata. Tutto ciò vale anche per Siris, Metaponto e gli insediamenti enotri che le hanno precedute o che sono riusciti a convivere per un limitato lasso di tempo con le nuove realtà instaurate dai Greci

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