Metodo scientifico e ricerca politica
Edizioni Carocci
A cura di D. Fisichella.
Roma, 1985; br., pp. 336, ill., cm 22x15.
(Studi Superiori. 5).
collana: Studi Superiori
ISBN: 88-430-0743-2
- EAN13: 9788843007431
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Peso: 0.47 kg
Il dibattito sul metodo scientifico, nei suoi aspetti teorici e logici, vive attualmente una stagione particolarmente intensa. Le posizioni appaiono divaricate, non solo tra fautori del deduttivismo e sostenitori dell'induttivismo, ma tra assertori del monismo e propugnatori del pluralismo metodologico, fino al limite estremo dell'anarchismo. Tale duplice controversia parte da lontano, ma i suoi termini odierni, anche quando riprendono argomenti canonici, risultano ampiamente innovati rispetto al passato. Nel presente volume, dopo il riferimento a due classici che sono centrali nella riflessione sul metodo delle scienze sociali (Comte e Weber), il discorso viene spostato e rivisitato lungo le linee epistemologiche emergenti dal pensiero di Popper, Kuhn, Lakatos, Feyerabend. In tale chiave, particolarmente significativa e meritevole di attenzione è la questione del rapporto tra metodo delle scienze fisiche e metodo delle scienze sociali, con il corteo dei grandi interrogativi che ne conseguono. L'interpretazione dei fatti sociali postula moduli metodologici specifici e incomponibili con quelli cui rinvia la spiegazione dei fatti naturali, oppure esiste almeno un minimo denominatore comune tra le due operazioni' Il fatto sociale è unico ed individuale, oppure può essere studiato e iscritto nel contesto di regolarità, oppure ancora occorre distinguere nella molteplicità e varietà dei fatti sociali, per diversificare la risposta? E come si pone l'epistemologia contemporanea nei confronti delle nozioni di causa, legge, teoria, condizione? Soprattutto a questi temi sono dedicati sia il saggio introduttivo di Fisichella sia il contributo di Moon. Accanto a tali domande, emergono i problemi di chiarificazione del linguaggio, nella consapevolezza che scienza e definizioni concettuali vanno di pari passo. Le pagine di Oppenheim si soffermano su tale dimensione, mentre i saggi di Sartori, Lijphart e Marradi compongono la parte antologica dedicata a quel modo fondamentale di osservare i fatti sociali e politici che è la comparazione. Il volume si rivolge soprattutto a studiosi e studenti di scienze politiche e sociali, ad operatori politici e sociali (nei partiti, sindacati, centri studi, imprese), nonché a quanti si occupano del ruolo della scienza nella società contemporanea.